Cos’è #ClimateScam: l’hashtag tornato in tendenza su Twitter grazie ai negazionisti del cambiamento climatico per diffondere teorie del complotto. Non è la prima volta che viene diffuso sul social, già a fine 2022 ci sono state diverse segnalazioni da parte di scienziati e divulgatori.
#Climatescam torna in tendenza su Twitter
Il cambiamento climatico? Una balla diffusa dai media per fare paura e per imporre più tasse. E’ uno dei tanti pensieri diffusi in questi giorni su Twitter accompagnato dall’hashtag “Climate Scam“, tradotto “truffa climatica“. Un’occasione d’oro per i negazionisti per esporre teorie del complotto sul cambiamento climatico in un momento in cui è tornato al centro del discorso a causa dell’aumento delle temperature estive. Non è difficile imbattersi in utenti che paragonano questa estate con quella del 1964 quando in alcune città si sono registrati anche 40 gradi o altre persone che si schierano contro i provvedimenti comunitari a salvaguardia del clima.
Professor Ian Plimer blows the lid off the #ClimateScam #WEF2030Agenda There is no climate Crisis.!!pic.twitter.com/Er98c07GJz
— Jim Ferguson (@JimFergusonUK) July 18, 2023
Una tendenza vecchia
Nulla di nuovo, i negazionisti del web si sono fatti sentire più volte su Twitter riguardo al cambiamento climatico. Scienziati e divulgatori hanno spesso denunciato la presenza di teorie del complotto. Il recente cambio di gestione su Twitter ha portato allo smantellamento di un sistema di controllo contro hashtag negazionisti e che promuovo odio. Tra le tante personalità che twittano teorie sul cambiamento climatico è possibile anche trovare politici inglesi e statunitensi-spesso vicini alla Brexit e a Trump.
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