Il caldo afoso di questi giorni non ha fatto per niente demordere le migliaia di turisti stranieri che invadono l’Italia. Sarà tutto merito della campagna pubblicitaria “Open to meraviglia?”

Da giocatori Nba alle stars tutti vogliono venire in Italy

Non sappiamo quanto impatto ha avuto la campagna voluta dalla ministra del turismo Santanchè ma possiamo sicuramente affermare che i numeri parlano del nostro paese come una delle mete più desiderate.

Era proprio necessario utilizzare una influencer virtuale, fatta anche male a detta dei più esperti, invece che rendersi conto che sono gli stessi personaggi famosi a fare a gara per farsi fotografare nel belpaese?

Da Magic Jonsohn a Russel Crowe sono gli stessi personaggi famosi che involontariamente diventano i migliori sponsor per le nostre località famose e non.

Lo stesso Magic, star indiscussa della Nba anni ’80, a stupirsi dell’affetto dei più giovani, ragazzi che ancora non erano nati quando lui dominava con la maglia dei Los Angeles Lakers.

In una sera a Capri, Magic in compagnia di Michael Jordan con un solo video ha generato una visibilità che neanche 9 milioni di euro di cartelloni in giro per il mondo possono generare. Stiamo parlando di due star globali che apprezzano il vivere italiano in maniera sincera e disinteressata, a cui basta un post per generare milioni di contatti.

Per le star Nba, l’Italia è diventata una meta da cui non si può prescindere, una vacanza che bisogna fare a tutti costi. E magari ripetere anche l’anno seguente, come ormai capita da molti anni a Magic e al suo amico Samuel L. Jackson, nel 2019 fotografati su una panchina di Forte dei Marmi furono scambiati per due immigrati.

Quest’anno anche i vecchi giocatori argentini Manu Ginobili, Luis Scola e altri campioni sono stati avvistati in Italia, prima a Bologna poi a Matera. Non solo baskettari: anche l’ex pugile Floyd Mayweather si è fatto immortalare mentre scende dal suo aereo privato in Italia.

Non solo giocatori Nba ma anche Hollywood

“What else?” Come direbbe qualcun altro che di pubblicità al lago di Como ne ha fatta senza generare parcelle varie al nostro ministero del turismo.

Oltre le star della Nba e sportivi vari l’Italia è attrattiva anche per una buona parte degli attori americani, meno avvezzi a farsi vedere tra la folla ma comunque sempre presenti sulle spiagge e nelle città della nostra penisola.

Russel Crowe è il più impegnato sul fronte della divulgazione della bellezza della nostra terra. Ormai autoproclamatosi testimonial ad onorem della città di Roma, l’attore australiano non perde mai l’occasione per far vedere quanto è bella l’Italia tutta.

E allora come fare per intensificare le presenze di stranieri in un paese dove nella realtà i problemi sono legati ai diritti dei lavoratori del turismo e dell’overtourism?

L’Italia non ha certo bisogno di campagne pubblicitarie per far aumentare il turismo di massa. ‘Open to meraviglia’ è apparsa fin da subito ‘provinciale’ nella sua struttura ma anche nel suo target di riferimento.

Al contrario dovremmo iniziare a controllare i flussi per evitare che il fenomeno del sovraffollamento turistico cominci a generare effetti negativi sulla vita commerciale e residenziale degli abitanti di una particolare città o località.