Nelle scorse ore, Clementino ha voluto dare l’ultimo saluto al rapper barese Walino, morto all’età di 42 anni. l’artista lo ha ricordato con affetto durante il funerale.
Clementino ricorda commosso il rapper Walino, morto dopo una lunga battaglia
Centinaia di persone si sono recate al quartiere San Paolo di Bari per dire addio a Nicola Antonacci, meglio noto come Walino. Il rapper è scomparso all’età di 42 anni dopo una lunga malattia. Il triste annuncio della sua morte era arrivato pochi giorni fa, lo scorso 16 luglio ma i funerali si sono svolti nel pomeriggio di oggi, 18 luglio 2023.
Alle celebrazioni d’addio nella chiesa San Paolo Apostolo erano presenti, oltre al sindaco della città Antonio Decaro anche centinaia di amici e colleghi musicisti. Tra questi anche il rapper napoletano Clemente Maccaro, noto a tutti come Clementino. Proprio l’artista napoletano aveva collaborato con Walino nel 2012. Insieme i due rapper diedero vita ad un brano, intitolato “Generazione80“, in cui entrambi rappavano nei loro dialetti.
Come viene mostrato in un video girato da La Repubblica, al funerale di Walino, il rapper Clementino ha voluto ricordarlo parlando del loro profondo legame di amicizia. Ecco l’omaggio dell’artista al rapper scomparso:
“Noi siamo venuti da Napoli perché Walino è un ragazzo che abbiamo sempre rispettato, un grande amico. Io ci sono stato sette anni insieme nello studio perché io vivevo a Bari, avevo una fidanzata qui e lui mi ha sempre accolto come un fratello“.
Clementino, poi, ha continuato raccontando ai presenti di aver incontrato l’amico solo pochi giorni prima della sua scomparsa. Qualche giorno fa, infatti, Walino lo aveva raggiunto al concerto che Clementino ha tenuto nel capoluogo pugliese. Ecco il racconto commosso di quei momenti:
“Quindici giorni fa io ho suonato a Bari, lui è arrivato ed è venuto a vedersi il mio concerto. Era cambiato, lui mi ha stretto e io ho iniziato a piangere, lui mi ha abbracciato e mi ha detto: ‘Non piangere, io sono un leone’. La verità è che lui voleva venirci a salutare. Io voglio fare un applauso a una grandissima persona con una grande famiglia, a una bandiera numero uno del rap di Bari”.
Pochi giorni fa, dopo la triste notizia della sua morte, proprio Clementino aveva voluto dedicare un post d’affetto all’amico scomparso, condividendo anche una parte del video del brano che anni fa avevano cantato insieme. Ecco cosa si legge nel post pubblicato su Instagram:
“Buon viaggio vita mia, mi mancherai fratellino mio, non riesco nemmeno a scrivere un messaggio decente, ci siamo svegliati stamattina tutti con questa brutta notizia. Hai combattuto come un leone fino alla fine. Che la terra ti sia lieve. Napoli & Bari Connection RIP NICO WALINO. Ti amo fratellino mio”.
Chi era il rapper Nico Walino Antonacci
Nicola ‘Walino’ Antonacci, scomparso all’età di 42 anni, per anni ha raccontato la città in cui viveva, Bari, le sue periferie e le sue diverse generazioni, attraverso i suoi brani. Nelle sue canzoni, il rapper parlava spesso anche dei ragazzi di strada, delle tradizioni della sua città ma anche dell’amore e dell’amicizia, portando sulla scena musicale rap il dialetto barese.
Tra i fondatori del gruppo “Bari jungle brothers” e protagonista della scena rap della sua città, il rapper Walino ha avuto modo di collaborare con diversi grandi artisti come Clementino. Negli ultimi anni poi, al fianco Reverendo e di altri colleghi, ha fondato l’Accademia delle arti di strada.
Tra i suoi brani più famosi si ricorda ‘Lè chess la realdà’, un brano ambientato nel quartiere popolare Cep di Bari. A portarlo via è stato un male incurabile contro cui lottava da diversi anni. Ad annunciare la triste notizia della sua morte sui social è stata la fidanzata del rapper, con la quale condivideva la passione per la musica. Proprio la compagna ha voluto condividere sui social un’emozionante dedica d’amore per il fidanzato scomparso:
“Ti dico solo Grazie per l’AMORE che abbiamo vissuto fino all’ultimo secondo! Auguro ad ogni persona di vivere un amore così puro! Come si fa a non amarti, come sempre ti dicevo ‘SEI SPECIALE’”.
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