La paura di possibili contestazioni sembra fermare Giorgia Meloni. La premier ha deciso di non partecipare alla fiaccolata che Fratelli d’Italia, ogni anno, organizza per ricordare l’attentato di Via d’Amelio. Pesano le parole del Ministro per la Giustizia, Carlo Nordio, sul reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Giorgia Meloni non parteciperà alla fiaccolata di Via d’Amelio
Le ultime polemiche sulla giustizia sono un grosso peso per la maggioranza che guida il governo. Da un lato il Guardasigilli Carlo Nordio, convinto che il concorso esterno in associazione mafiosa sia un ossimoro giuridico, dall’altro Giorgia Meloni, che ha sempre ricordato come l’attentato di Via d’Amelio l’abbia spinta da giovanissima ad entrare in politica.
La premier ha deciso che è meglio evitare polemiche e contestazioni da parte dei cittadini palermitani, specie delle famiglie che hanno avuto vittime per la mafia: il corteo serale in via d’Amelio non vedrà la sua presenza. Continua quest’abitudine da parte di Meloni, che preferisce parlare tramite video social o organizzare conferenze stampa senza contraddittorio: impossibile sapere cosa pensa senza poterle fare domande in merito.
Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, a tal proposito, ha detto:
Volteremo le spalle agli impresentabili. Se avrò modo di incontrare la premier Meloni le vorrei chiedere come si concilia il suo entrare in politica dopo la strage di via D’Amelio, con le esternazioni di un suo ministro.
Niente partecipazione, quindi, alla fiaccolata per ricordare i 31 anni della strage di Via d’Amelio, dove morirono Paolo Borsellino e cinque membri della sua scorta. La premier non parteciperà nemmeno agli incontri che la sezione locale di Fratelli d’Italia ha organizzato sulla legalità.
Da Palazzo Chigi hanno parlato di “motivi di ordine pubblico“, anche se Meloni aveva assicurato nei giorni scorsi la sua presenza. Il primo ministro deporrà comunque una corona di alloro all’ufficio scorte della caserma Lungaro alle 8.50 e poi presenzierà ad un comitato per l’ordine e la sicurezza, con il prefetto Maria Teresa Cucinotta, con il capo della procura Maurizio de Lucia e i vertici delle forze dell’ordine.
Non sarà presente in nessuna delle cerimonie ufficiali Carlo Nordio, mentre per il PD di Elly Schlein questa è un’occasione per rimarcare le proprie distanze rispetto alla maggioranza sul tema della lotta alle mafie.