Cartelle esattoriali, avvisi Pa e multe, ecco come funziona il nuovo servizio di domicilio digitale (Inad) e di notifiche Send, anche mediante l’uso della Posta elettronica certificata, dell’App Io e degli altri strumenti elettronici. Le notifiche digitali partiranno, per le comunicazioni della Pubblica amministrazione, per quattro Comuni, ma si estenderanno presto fino a 800 enti.
Tutto il progetto rientra nell’ammodernamento dei servizi della Pubblica amministrazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che, alla Missione 1, componente 1 – 128, richiede l’implementazione di piattaforme atte a fornire notifiche digitali ai cittadini che lo richiedano. In queste comunicazioni rientrano le cartelle esattoriali per i debiti fiscali e le multe.
Il servizio può essere fornito secondo differenti livelli e a seconda degli strumenti che si posseggano. Addirittura, il cittadino può utilizzare lo stesso tipo di servizio anche mediante strutture fisiche sparse sul territorio.
Nuovo domicilio digitale Inad, 4 Comuni al via: come funziona per cartelle esattoriali, avvisi Pa e multe
Entra nel vivo la riforma delle notifiche degli avvisi della Pubblica amministrazione, delle multe e delle cartelle esattoriali mediante strumenti informatici. Debuttano, infatti, gli avvisi provenienti da quattro Comuni, ovvero quello di Gattinara (in provincia di Vercelli), Misano Adriatico (Ravenna), Mortara (Pavia) e Verona, prima che il servizio sia esteso a 800 enti su tutto il territorio nazionale. Per questa misura sono stati stanziati 200 milioni di euro a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Il primo livello di possesso di strumenti informatici e di notifiche alle quali si possa accedere è rappresentato dal proprio indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec), registrato all’Indice nazionale dei domicili digitali (Inad), già operativo dallo scorso 6 luglio. In questo caso, è sufficiente collegare la Pec al servizio Inad per ottenere le notifiche e le comunicazioni provenienti dalla Pubblica amministrazione direttamente sulla propria posta elettronica certificata. Lo stesso servizio può essere assicurato mediante l’App Io, che segnala l’arrivo di una notifica mediante un avviso di cortesia.
Notifiche Send fino al 30 novembre 2023: come riceverle per avvisi Pa in giacenza?
Tali notifiche, che si chiamano Send, saranno attive almeno fino al 30 novembre 2023 e affiancheranno le comunicazioni tradizionali. Il sistema rappresenta un mix di strumenti informatici relativamente avanzati e notifiche tradizionali secondo quanto prevede il decreto del ministro per i rapporto con il Parlamento, Luca Ciriani.
Il sistema è stato pensato per rendere un servizio sia informatico (mediante il domicilio digitale e la posta elettronica certificata) che tradizionale, a favore dei cittadini che non siano provvisti di strumenti elettronici di questo tipo. Fino a fine novembre, quindi, i due canali di notifiche andranno avanti parallelamente: il destinatario di una notifica della Pubblica amministrazione continuerà a riceverla sia in modalità analogica (atto in formato cartaceo), che digitale.
Nuovo servizio domicilio digitale notifiche Send: come fare senza Pec, App Io e Spid?
Come può utilizzare il servizio di notifica delle multe, comunicazioni della Pubblica amministrazioni, sanzioni e cartelle esattoriali chi non abbia né la Posta elettronica certificata, né chiavi di accesso Spid e App Io, né la Carta di identità elettronica? Molti degli strumenti servono proprio a iscriversi a Inad, il sistema che consente di avere un proprio indirizzo digitale al quale ricevere notifiche e comunicazioni.
Chi non abbia tutti questi strumenti, in attesa di colmare il divario digitale, continuerà a ricevere gli atti della Pubblica amministrazione in modalità cartacea. Ma in una seconda fase del progetto di riforma delle comunicazioni della Pubblica amministrazione, i cittadini riceveranno solo la notifica dell’avviso, che rimarrà in giacenza in attesa del ritiro presso uno dei tanti punti fisici presenti sul territorio nazionale.