La Russia ha annunciato di aver voluto interrompere l’accordo sul grano con l’Ucraina, una scelta destinata a fare molto rumore e che ha provocato l’immediata condanna da parte della comunità internazionale. Il Ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani, alla sua prima uscita pubblica come segretario nazionale di Forza Italia all’Assemblea Nazionale di Coldiretti, ha voluto parlare con i cronisti tra cui TAG24 proprio di questa notizia esprimendo tutta la sua preoccupazione soprattutto verso i paesi più poveri con il conseguente rischio di una nuova ondata migratoria.
Russia grano accordo saltato, l’intervista video ad Antonio Tajani che condanna Mosca
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Antonio Tajani è durissimo ai microfoni di TAG24 nel condannare la decisione della Russia di interrompere l’accordo sul grano con l’Ucraina, che apre le porte ad un aumento dei costi per le materie prime come ha evidenziato all’Assemblea Nazionale di Coldiretti a Roma: “Una scelta scellerata che ci preoccupa molto, a pagare il prezzo della decisione di Mosca sono milioni di persone che vivono in condizioni di povertà in Africa. Se non ci sarà un cambiamento avranno momenti di grave difficoltà con il conseguente rischio di aumento di flussi migratori. Temo che ci possa essere un aumento del prezzo di grano e cereali, anche se non siamo grandi fruitori del grano che arriva da quella parte del mondo”, il governo italiano spera ancora che con il dialogo possa ricucirsi lo strappo di oggi “Il problema dei prezzi c’è, stiamo lavorando per trovare soluzioni alternative. Il porto di Trieste è parte del corridoio per far passare i cereali prodotti in Ucraina, ora stiamo insistendo affinché si possa riaprire il dialogo e sosteniamo tutte le iniziative della Turchia e delle Nazioni Unite. Stiamo spingendo affinché si possa andare al rinnovo degli accordi”. Successivamente sul tema del grano è intervenuto anche il Ministro Fitto dichiarando: “Scelta irresponsabile quella della Russia, la nostra posizione è stata espressa in modo chiaro dal presidente del Consiglio. L’atteggiamento di Mosca non lascia dubbi sul loro approccio e ci fa capire che non ci sono ancora di più dubbi su chi sostenere”.
L’emergenza caldo con il cambiamento climatico
Il caldo torrido di questa estate con l’Italia stretta nella morsa di Caronte sottolinea come sia essenziale dare una svolta nella lotta ai cambiamenti climatici, pur con la giusta moderazione secondo Antonio Tajani: “Guai a essere negazionisti, ma il problema è come combattere il cambiamento climatico. Serve un cambio nelle strategie europee, perché alcune scelte ideologiche frutto di un fondamentalismo portano danni all’agricoltura e all’industria. Noi dobbiamo dare obiettivi ragionevoli e raggiungibili, che non provochino la delocalizzazione e quindi la fuga dell’economia reale che andrebbe a produrre in altre parti del mondo”, poi fa l’esempio lampante dei fitofarmaci che si utilizzano proprio in agricoltura “È giusto dire che non vanno bene, ma non puoi dire all’agricoltura di toglierli già da domani mattina. Noi pensiamo che si possa sostituire una parte delle piantagioni con piante frutto della tecnologia di evoluzione assistita. Ci stiamo battendo con questo e grazie all’impegno di Forza Italia in parlamento abbiamo già avviato il finanziamento per la ricerca. Una volta raggiunto l’obiettivo potremo avere piante resistenti e quindi togliere i fitofarmaci. Questa è una politica pragmatica e non idealistica”.
Essenziale per il vice premier investire i soldi del pnrr anche per iniziative come la valorizzazione della cucina territoriale: “L’Italia ha candidato la cucina italiana e la città di Vico Equense, vedremo quali saranno le scelte. La cucina italiana va valorizzata anche con la cucina locale del turismo che punta a valorizzare i piccolo borghi curistici. L’obiettivo del progetto è spingere l’italiano che vive all’estero a tornare per riscoprire le radici dei suoi antenati”.
La separazione delle carriere nella giustizia e le parole di Marina Berlusconi
“Noi non abbiamo fatto nessuna polemica sulla giustizia”, spiega subito Antonio Tajani tornando sulla querelle degli ultimi giorni che aveva visto protagonista il guardia sigilli Nordio finito nell’occhio del ciclone “Diciamo che l’Italia ha bisogno di molte riforme e una è quella della giustizia che deve puntare sulla separazione delle carriere per tenere i due piatti della bilancia tra accusa e difesa sullo stesso piano. Dopo il terzo grado di giudizio si saprà se uno è innocente o colpevole”. Arriva anche una specifica sul concorso esterno in associazione mafiosa: “Era un semplice dibattito, non è mai stato in programma. Io posso evidenziare come dal punto di visto tecnico il pensiero del Ministro Nordio va a rafforzare la lotta alla criminalità organizzata e non ad indebolirla. Questo tuttavia non era nel nostro programma, noi dobbiamo dare priorità al programma che gli italiani hanno votato. Servono riforma tributaria, della giustizia e della burocrazia che faranno crescere l’economia. Ci sono 1800 miliardi nelle banche e dobbiamo fare in modo che si muovano”.
Il neo segretario nazionale di Forza Italia si schiera al fianco di Marina Berlusconi, che ha accusato di attaccare il padre Silvio anche da morto: “Ha ragione a voler difendere la memoria di un uomo che si è battuto più di chiunque altro contro la criminalità organizzata, ricordiamo il 41 bis e i tanti latitanti arrestati. La damnatio memoria che qualcuno vuole fare perché gli italiani hanno dato un giudizio storico positivo ha provocato una giusta difesa da parte della figlia, noi la sosteniamo”.
Salario ricco e pace fiscale, no al condono pro evasori
Antonio Tajani torna a scontrarsi con la sinistra che chiede il salario minimo: “Dobbiamo arrivare ad un salario ricco, quindi frutto di un sistema cambiato. Oggi abbiamo salari troppo bassi, la soluzione non è il salario minimo della sinistra che abbasserebbe gli stipendi. Vogliamo un salario ricco frutto della crescita economica, siamo dalla parte dei lavoratori”. Sulla pace fiscale sembra tornata l’unità di pensiero con l’altro vice premier Matteo Salvini “Mi solleva che lui parli di pace fiscale, è quella che vogliamo noi. Un cittadino che ha sempre pagato le tasse ed è stato messo in difficoltà dalla crisi se decide di pagare il proprio debito ha diritto ad uno sconto importante, questa è la pace fiscale. Non hai pagato per un dolo, ma perché eri in difficoltà, poi c’è anche la possibilità di dilazionare il pagamento diminuendo lo sconto. Noi abbiamo sempre parlato di pace fiscale anche nel programma elettorale e mai di condono”, poi specifica che non ci saranno sconti per i furbetti del fisco “Vogliamo andare avanti cercando di rafforzare le scelte prese nel testo della delega fiscale, ma vogliamo risolvere i contenziosi soltanto per le persone volenterose e non per gli evasori. Non possiamo pensare che ci siano italiani che pagano le tasse e siano più tonti di chi non lo fa, questo è un modo per far incassare allo stato più soldi. Serve moderazione per capire quello che si può fare, ci vuole grande senso di responsabilità”.