Dalla Sardegna il ministro Salvini rilancia il suo piano di pace fiscale, senza mezzi termini il segretario leghista si pone a capo di uno stralcio delle cartelle in difficoltà.
Il ministro tira dritto nonostante i malumori amici
Il ministro Salvini in visita per alcuni incontri politici in Sardegna, in un punto stampa al termine di un incontro con il presidente della Regione, Christian Solinas, ha voluto rilanciare la sua volontà di attuare una sorta di pace fiscale.
“Io parlo a nome di milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi per i problemi che ci sono stati, pensiamo da ultimo al Covid e alla guerra, non sono riusciti a pagare tutti gli euro dovuti. Piuttosto che tenerli come fantasmi in ostaggio, chiediamo loro una parte del dovuto. Lo Stato incassa e liberiamo questi cittadini”.
La sua pace fiscale, come anche qualcuno nella maggioranza ha fatto trapelare, per il ministro ormai è priorità soprattutto perché si tratta, a dir suo, di una di quelle promesse elettorali che si vuole mantenere a tutti i costi.
Vorrebbe fare come con il governo Conte
Per il ministro Salvini la strada è chiara e si può ripercorre attraverso una pratica già mesa in atto ocn il governo Conte. Ad una domanda dei giornalisti il ministro ha precisato che sarebbe utile ripetere il ‘Saldo e stralcio” attuato con il governo Conte.
Una sorta doppia mossa per il ministro che dapprima rivendica il suo parlare a nome di tanti italiani per poi rilanciare sull’opposizione. A questo punto diventa difficile per Conte criticarlo dato che attuò idee simili in passato.
“L’abbiamo già fatto col governo Conte. Hai un arretrato di 10 mila euro perché hai fatto la dichiarazione dei redditi, hai avuto un infortunio su lavoro, una malattia, un divorzio, un problema? Ti chiedo una parte di quello che mi devi, io incasso e tu torni a lavorare e pagare le tasse. Lo Stato italiano attende di riscuotere circa mille miliardi di euro da anni. Quindi, io faccio finta di niente e metto a bilancio una cifra che non vedrò mai oppure ne chiedo una parte e questi soggetti tornano a lavorare e a pagare le tasse. Altrimenti, questi soggetti al momento non lavorano e non pagano le tasse”
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