Il Ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuto all’Assemblea Nazionale di Coldiretti, in cui ha parlato dell’emergenza del caldo e dell’importanza del comparto agroalimentare nel combatterlo. Il Governo ha varato un decalogo della salute, che proprio il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa ha ribadito davanti ai media tra cui TAG24.

Emergenza caldo intervista video a Ministro Schillaci all’assemblea di Coldiretti

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Emergenza caldo sta stringendo l’Italia nella morsa di Caronte, ma il ministro Schillaci ai microfoni di TAG24 ribadisce come le linee guida da adottare per fronteggiare le temperature elevate siano chiare: “Abbiamo predisposto un decalogo per tutti i cittadini, che spero venga seguito. È stato diffuso dalla Rai con un video messaggio di Carlo Conti, ringrazio l’azienda e il conduttore per la disponibilità. È importante consumare frutta fresca e bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Bisogna evitare per anziani e bambini di uscire tra le 11 e le 18″, mentre a proposito delle morti sul lavoro dovute al caldo ribadisce “Credo che sia importante avere attenzione ai lavoratori in questi giorni di caldo, ribadisco di bere acqua e di evitare lavori estremi nelle ore più calde. Quest’anno c’è un picco di caldo, ma non è un unicum dato che lo scorso c’è stato un picco maggiore anche per un numero superiore di giorni. Nel prossimo fine settimana le temperature dovrebbero scendere”.

Hanno fatto molto rumore le sue parole che parlavano di evitare assembramenti, che vengono in parte ritrattate spiegando che il senso era un altro: “Siamo tutti tranquilli, evitate di uscire nelle ore più calde a meno che non ci siano motivi indifferibili. Abbiamo anche introdotto un nuovo percorso nei pronti soccorsi per chi ha una sindrome dovuta al caldo, rafforzato la guardia medica e rafforzato la sanità domiciliare e territoriale. Chiediamo a chi non ha patologie gravi di rivolgersi al medico di famiglia”.

Il Ministro Schillaci conclude poi con un plauso alla Regione Lazio, che ha annunciato un grande investimento per la sanità: “Ci sono quasi 10 miliardi di fondi per l’edilizia sanitaria non investiti che stanno lì dal 1988, è fondamentale investire per ammodernare le strutture ed è partita bene. Mi auguro che tante altre regioni la seguano”.