Uno dei problemi più frequenti e rognosi in condominio sono le infiltrazioni d’acqua. Molti condomini, per tutelarsi da simili evenienze, stipulano polizze assicurative per indennizzare eventuali danni provocati a terzi.
Le assicurazioni coprono diverse tipologie di danni: dagli incendi, alle rotture dei tubi fino, in alcuni casi, al crollo dell’edificio. Tuttavia, può capitare che dopo l’evento dannoso, la compagnia assicuratrice non provvedere a risarcirlo, sostenendo che l’evento non fa parte dei rischi previsti nel contratto della polizza stipulata.
In caso di infiltrazioni d’acqua, paga il condominio oppure l’assicurazione? Quando non paga l’assicurazione?
Assicurazione del condominio contro le infiltrazioni d’acqua
I condomini, generalmente, stipulano un’assicurazione condominiale per la responsabilità civile dei danni arrecati agli immobili oppure a terzi. Non c’è nessuna obbligatorietà, ma è sempre molto utile stipularla perché, in caso di danni, il risarcimento viene posto a carico di tutti i condomini, in relazione alle quote di proprietà espresse in millesimi.
Il contratto viene stipulato dall’amministratore a nome del condominio. Naturalmente, deve essere debitamente deliberato in assemblea, con almeno la maggioranza più uno degli intervenuti e con almeno 500 millesimi.
Si può chiedere la stipula di una polizza a copertura globale o parziale, per alcune tipologie di interventi che possono includere anche le infiltrazioni di acqua negli appartamenti di proprietà esclusiva dei singoli condomini.
Qual è la responsabilità del condominio per le infiltrazioni d’acqua negli appartamenti
In base a quanto disposto dal Codice Civile, all’articolo 2051, il condominio è responsabile per tutte le cose di custodia:
“Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Si parla, infatti, di responsabilità presunta che si può escludere solo quando vi sia il caso fortuito, ovvero un evento imprevedibile quanto anomalo ed eccezionale. Si pensi, per esempio, ad un terremoto oppure ad una frana. Può trattarsi di eventi estremi che hanno provocato la rottura di tubi tale da provocare l’infiltrazione d’acqua.
Il condominio è obbligato a custodire le parti comuni dell’edificio, provvedendo ad eseguire manutenzione e pulizia delle stesse con regolarità, conservarle in buono stato d’uso e funzionamento.
Le infiltrazioni d’acqua dai muri oppure dal tetto sono casi molto frequenti che si riscontrano nelle singole unità immobiliari, site in condominio. Il fenomeno, la maggior parte delle volte, è dovuto più che a situazioni eccezionali, a carenze manutentive e alla mancanza di pulizie delle grondaie.
Incurie di questo tipo possono causare il deterioramento dei rivestimenti esterni del condominio e, ancora più grave, lo scoppio delle tubature.
Prima di chiamare in causa qualcuno, è opportuno accertarsi della causa delle infiltrazioni. Prima di tutto, per porvi rimedio e, in secondo luogo, per sapere chi deve pagare i danni: la compagnia assicurativa oppure il condominio.
In quali casi l’assicurazione non copre i danni da infiltrazioni
Ci sono alcuni casi in cui l’assicurazione non copre i danni agli appartamenti dalle infiltrazioni d’acqua. C’è una regola d’oro che bisogna sempre tenere bene a mente: l’assicurazione copre solo i gli eventi accidentali, sia naturali che umani, e, quindi, involontari.
Non copre i danni causati volontariamente come il dolo oppure per colpa dell’assicurato. Si pensi alla mancata manutenzione delle parti comuni.
Nel caso specifico, se il danno da infiltrazioni è stato causato dall’incuria del condominio che aveva trascurato la manutenzione e la pulizia periodica, allora l’assicurazione non paga. In questi casi, in cui il danno viene causato dall’incuria del condominio, non sarà l’assicurazione a pagare i danni, ma il condominio avrà la responsabilità totale su quanto accaduto. Pertanto, sarà il condominio a dover pagare i danni causati dalle infiltrazioni d’acqua.
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