Agire affinché l’accordo sul grano vada avanti anche senza la Russia: è l’ultima ipotesi affidata a Telegram da Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha cercato di sostenere la proposta attraverso lettere ufficiali inviate al presidente della Turchia Erdogan e al segretario generale delle Nazioni Unite Guterres.

Sul tavolo il progetto di un possibile “formato trilaterale” che vedrebbe coinvolte Ucraina, Onu e Turchia.

Ucraina, Nazioni Unite e Turchia possono garantire congiuntamente il funzionamento del corridoio alimentare e l’ispezione delle navi. Africa, Asia ed Europa hanno tutto il diritto alla stabilità. E quindi, dobbiamo tutti preoccuparci della sicurezza, della protezione dalla follia russa. Il cibo ucraino è la sicurezza di base per 400 milioni di persone.

Il leader di Kiev procede snocciolando i risultati dell’accordo precedente, che ha visto “quasi 33 milioni di tonnellate di prodotti agricoli” smistati “in 45 Paesi”.

Il 60% dei volumi è andato ai Paesi dell’Africa e dell’Asia, in particolare Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Kenya, Etiopia, Somalia, Sudan. Sono stati inviati anche in Cina, India, Bangladesh, Indonesia, Pakistan, Iraq, Libano, Yemen. Ed è molto importante: la nostra esportazione alimentare permette di salvare vite in Paesi, come ho detto, come lo Yemen e la Somalia. Persone diverse, di religioni diverse, origini etniche diverse. Ma hanno tutti lo stesso diritto alla vita! E il mondo deve proteggere questo diritto.

Accordo sul grano, Zelensky: “Tentativo russo di usare la fame come arma”

Sulla questione, Zelensky ha spiegato di aver “parlato con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres“.

L’iniziativa per i cereali del Mar Nero deve essere salvaguardata. Ho concordato con Guterres di lavorare insieme e con gli stati responsabili per ripristinare la sicurezza alimentare e l’approvvigionamento alimentare attraverso le rotte del Mar Nero.

Quello di sospendere l’accordo sul grano, secondo il presidente ucraino, “è un altro tentativo russo di usare la fame e la destabilizzazione del mercato alimentare globale come arma“.

Sulla vicenda si è espresso anche il Segretario di Stato Usa Antony Blinken, che ha condannato il “rifiuto della Russia di estendere la Black Sea Grain Initiative”. Un atto che “danneggia milioni di persone affamate in tutto il mondo”.

Usare il cibo come arma è irragionevole. Esortiamo la Russia a invertire la rotta.

Notte di esplosioni a Odessa e Mykolaiv. Allarme antiaereo in sette regioni ucraine

Nel frattempo, durante la notte, alcune esplosioni sono state segnalate nella notte nelle città di Odessa e Mykolaiv, a sud dell’Ucraina. Lo hanno rivelato alcuni media locali, secondo i quali le difese antiaeree sarebbero entrate in funzione. Esplosioni avvertite anche a Kharkiv. A Odessa, in particolare, il raid russo ha causato danni nella zona del porto. 

Sempre durante la notte, stando ai media locali, l’allarme antiaereo è scattato in sette regioni ucraine. Le sirene hanno risuonato nelle regioni di Dnipropetrovsk, Korovohrad, Mykolayiv, Odessa, Poltava, Kharkiv e Cherkasy.

A Orihova, nella provincia di Zaporizhzhia, una donna di 72 anni è rimasta vittima di un altro raid russo. Secondo il governatore locale, Yuri Malashko, il bombardamento ha colpito “una zona residenziale”, provocando anche il ferimento di cinque persone.