Dal Cdm di questa sera arriva la notizia del rinnovamento e adeguamento delle nostre forze militari voluta dal ministro Crosetto.
Una necessità riguardo ai nuovi impegni internazionali
In poche parole per il ministro Crosetto era necessario approvare una revisione della struttura militare del paese. l provvedimento delinea il passaggio dal modello “professionale” a 150.000 unità al modello a 160.000 unità a decorrere dal 1° gennaio 2034 e consente di rimodulare gli organici delle Forze armate calibrandoli secondo le nuove esigenze funzionali.
“Oggi abbiamo iniziato un percorso di rinnovamento e di adeguamento che consentirà di arrestare gli effetti della riduzione di personale sugli organici di Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare, incompatibili con gli accresciuti impegni nazionali ed internazionali dello strumento militare”.
Una spesa militare che s’incrementa pian piano
Un provvedimento che si è reso necessario non solo per i nuovi scenari internazionali oltre a dare un nuovo slancio di modernizzazione delle nostre forze armate.
Il tutto in linea con l’idea di incrementare fino al 2% la spesa militare come chiedono da tempo gli Stati Uniti, ora la spesa italiana è ferma al 1,3%.
Per il ministero invece tale provvedimento non comporta nuovi o maggiori spese per la spesa pubblica, in quanto è realizzato entro limiti di spesa compatibili con i risparmi conseguiti a seguito dell’attuazione del processo di revisione dello Strumento militare.
Inoltre a detta del ministero della difesa questo intervento consentirà di incrementare le professionalità ad alta e altissima specializzazione in servizio permanente quali medici, personale delle professioni sanitarie, tecnici di laboratorio, ingegneri, genieri, logisti dei trasporti e dei materiali, informatici e commissari.