Le parole di questi giorni del ministro Salvini a proposito della “Pace fiscale” hanno scatenato risposte da ogni lato dell’emisfero politico nazionale.
Pace fiscale per Calenda è la solita politica del rumore
Il pensiero del capo di Azione Calenda nei riguardi di Salvini non è certo dei migliori, ma conferma quello che l’onorevole di Azione ha più volte ribadito rispetto al segretario del Carroccio.
“Quella del ministro è la solita balla alla Salvini, hanno appena votato una delega fiscale dove non c’è la pace (a firma Gusmeroli lega ndr). Poi questo paese ha 100 mld di debiti da evasione fiscale che vanno recuperati per abbassare le tasse: in più pagano, in meno pagano. Salvini si conferma: chiacchiera molto, fa poco. Non gli importa di essere smentito dalla sua presidente del consiglio, ha solo l’obiettivo di dare un titolo. È la politica del rumore”
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Dopo Calenda arriva l’attacco congiunto di Marattin
Ci va giù ancor più duro di Carlo Calenda, l’onorevole Marattin, esperto economista di Italia Viva, che attacca il ministro per il suo modo di fare. . “Questo è il populismo, la deriva anti libertaria in passato è stata avviata con metodi simili: si fa una cosa, ma si dice l’esatto opposto”
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Anche la maggioranza è spaccata, la Lega con Salvini il resto no
Le parole di Salvini non sono piaciute a molti all’interno della maggioranza. Questa mattina già il ministro Zangrillo aveva espresso tutte le sue perplessità rispetto alle dichiarazioni del segretario della Lega.
Anche Maurizio Lupi ha voluto dire la sua sull’azzardo del ministro Salvini nel parlare della questione in fiscale in questi termini.
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In difesa del Ministro Salvini arrivano i suoi colleghi di partito
L’onorevole Andrea Crippa rinnega anche i suoi alleati e ribadisce il concetto assai caro ai militanti del carroccio: “deve essere una priorità, non è un condono. Chi evade deve finire in galera e buttare la chiave, ma dobbiamo aiutare chi non riesce a pagare le tasse“.
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