Mondiali di calcio femminili 2023 Nuova Zelanda – La rappresentativa neozelandese, che fa gli onori di casa aprendo la 9^ edizione del massimo torneo FIFA nella partita d’esordio contro la Norvegia il 20 luglio, deve innanzitutto fare ciò che le altre del passato non hanno mai fatto in un mondiale.
Cosa? Vincere almeno una partita. E’ un dato curioso che in cinque edizioni alle quali ha partecipato, la nuova Zelanda non ha mai ottenuto un successo in un singolo incontro.
Poi cosa deve fare ancora? Riuscire a passare la fase a gironi. Nelle cinque edizioni precedenti diputate non è mai riuscita ad andare oltre la prima fase.
Gli ottavi, finora hanno rappresentato un miraggio e la grande opportunità di fare meglio, l’avrebbe nel girone A dove sono inserite anche Norvegia, Svizzera e Filippine.
Questa volta partendo come testa di serie, può sperare di farcela, del resto il raggruppamento non è uno di quelli che induce per forza di cose all’impresa, tutt’altro.
Mondiali di calcio femminili 2023 Nuova Zelanda
La nazionale guidata dalla CT Jitka Klimková, co-ospitante di questa fase finale della Coppa del Mondo femminile, deve alzare il livello della propria asticella se vuole iniziare a conseguire i primi risultati, che sicuramente non possono portare subito alla vittoria finale. I test di preparazione ai quali si è sottoposta non sono stati soddisfacenti.
Una serie di sconfitte ha suonato come un campanello d’allarme per le Fern. L’ultima “delusione” l’hanno ricevuta Venerdì 14 luglio nell’ennesima partita persa.
L’incontro a porte chiuse contro l’Italia ha codannato la selezione oceaniana alla 9^ sconfitta consecutiva registrata negli ultimi 5 mesi e ora lo staff tecnico ha poco tempo per poter lavorare ancora sulle teste delle giocatrici prima ancora che sul campo.
Tuttavia, nulla è ancora detto, i dettami tattici della 47enne Klimkova impongono alle calciatrici di restare dentro la partita fino a che il triplice fischio non ne determini la fine e quelli tecnici di cercare di giocare la palla quanto più è possibile. Già questo potrebbe essere un punto di partenza, dopo di che tutti sappiamo che un conto sono le amichevoli, un conto le partite ufficiali, pertanto le sorprese potrebbero non mancare.
La stella
Ali Riley è la giocatrice che brilla di più tra le 23 nonché quella che ha più partecipazioni ai mondiali, ben 4. Nonostante le sue 35 primavere, ha ancora molto da dire.
Eleganza, grande visione di gioco e personalità si aggiungono all’esperienza per disegnare un profilo molto più che importante. Fondamentale è la sua presenza, dentro e fuori dal campo: una Leader!
Le 23 della rosa
- Portiere: Erin Nayler (IFK Norrkoping), Victoria Esson (Glosgow Rangers), Anna Leat (Aston Villa)
- Difensori: Claudia Bunge (Melbourne Victory), CJ Bott (Leicester), Michaela Foster (Wellington Phoenix), Ali Riley (Angel City), Rebekah Stott (Brighton), Katie Bowen (Melbourne City), Elizabeth Anton (Perth Glosy),
- Centrocampiste: Ria Percival (Tottenham), Malia Steinmetz (Wester Sydney Wanderers), Daisy Cleverley (Koge), Annalie Longo (Christianchurch United), Olivia Chance (Celtic), Betsy Hassett (Stjarnan)
- Attaccanti: Gabi Rennie (Arizona State Sun Devils), Paigew Satchell (Wellington Phoenix), Jacui Hand (Aland United), Hannah Wiklkinson, Grace Jale (Canberra United), Indiah-Paige Riley (Brisbane Roar), Milly Clegg (Wellinghton Phoenix)
Le gare del Gruppo A della Nuova Zelanda
- 20 luglio: Nuova Zelanda-Norvegia (Eden Park )
- 25 luglio: Nuova Zelanda-Filippine (Wellington Regional Stadium )
- 30 luglio: Svizzera-Nuova Zelanda (Dunedin Stadium )
Dove è arrivata a Francia 2019?
A Francia 2019, la Nuova Zelanda è arrivata ultima con 0 punti nel girone E dove si è confrontata con Olanda, Camerun e Canada. Dunque le tre sconfitte rimediate l’hanno rispedita anzi tempo a casa.