La Camera conferma la fiducia chiesta dal governo per quanto riguarda il dl rigassificatori. Si è concluso, dopo un paio di ore, il voto in Aula sul disegno di legge che aveva già ricevuto il via libera dall’esecutivo. Oggi, lunedì 17 luglio 2023, ci sono stati 191 voti favorevoli, 108 contrari e 4 astenuti.
Dl rigassificatori: fiducia anche alla Camera
Le dichiarazioni di voto in Aula alla Camera riguardanti la questione della fiducia posta dal governo sul decreto recante misure urgenti per il settore energetico, il cosiddetto dl rigassificatori, erano iniziate intorno alle 12.30 di oggi. Circa un’ora dopo aveva preso il via la votazione per appello nominale. Si è votato anche per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il settore energetico.
Dalle 15 in poi sono iniziati l’esame, la votazione degli ordini del giorno presentati al provvedimento e poi il voto finale. In chiusura ci sono stati 191 deputati che hanno votato sì, 108 no e 4 si sono astenuti.
Tra i primi a commentare il via libera di oggi c’è stata Augusta Montaruli, vicepresidente di Fratelli d’Italia e relatrice del ddl. La politica ha sostenuto che con l’approvazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge del 29 maggio 2023, n. 57 – il quale contiene anche misure urgenti anche per il settore energetico – il governo guidato dall’attuale premier Giorgia Meloni ha ribadito la propria volontà a contrastare il caro energia e a sostenere le famiglie italiane.
Il governo conferma la sua forte determinazione a combattere il caro energia e a sostenere le famiglie costrette a fare i conti con l’impennata dei prezzi.
Augusta Montaruli ha fatto sapere poi che per il terzo trimestre di quest’anno ci saranno dei bonus e delle agevolazioni per pagare le bollette di luce e gas rivolte a tutte quelle famiglie economicamente più svantaggiate. Ma non solo. La vicepresidente di FdI ha anche aggiunto:
Verrà prorogata la riduzione dell’aliquota Iva al 5% alle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di luglio, agosto e settembre 2023.
Il commento delle opposizioni
Di tutt’altra idea si è mostrato invece Angelo Bonelli, co- portavoce nazionale di Europa Verde e deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra. Nel corso del flash mob di oggi organizzato dai deputati rossoverdi davanti a Montecitorio in seguito all’approvazione del ddl rigassificatori, il politico ha attaccato la destra. Ha sostenuto che, con la fiducia di oggi, il governo dimostrerebbe di non interessarsi del clima. Ecco le parole di Bonelli:
La maggioranza di destra approva l’ennesimo provvedimento che smantella le politiche sul clima. Così Meloni si conferma di essere la capa della destra ultra nazionalista europea che vuole attaccare la transizione ecologica. Sono solo ladri di futuro.
Anche il Pd ha detto la sua. Silvia Roggiani, deputata del Partito democratico, nel corso di un suo intervento in Aula sul dl enti territoriali-settore energetico, ha sostenuto che la destra non ha come priorità assoluta l’attenzione al clima nè la transizione ecologica.
Le comunità energetiche dovrebbero essere una priorità assoluta in quanto rappresentano un sistema virtuoso che va nel segno della sostenibilità e del risparmio, in un’ottica di consumo dell’energia più sostenibile e responsabile. Purtroppo non lo è per questa destra.
A non votare la fiducia chiesta dal governo è stato anche il gruppo Azione-Italia Viva. Lo aveva chiaramente preannunciato oggi il deputato Giulio Sottanelli. Ecco il suo intervento rima della votazione
Il gruppo Azione-Italia Viva non voterà la fiducia chiesta dal governo. Non lo farà perché siamo all’ennesima fiducia, la diciassettesima solo alla Camera in appena otto mesi; perché siamo alla conversione dell’ennesimo decreto legge, il ventiseiesimo sui trenta già emanati dal governo, spesso senza che ci fossero i presupposti di necessità e urgenza previsti alla Costituzione.
C’è inevitabilmente una produzione legislativa di qualità scadente. Occorre cambiare atteggiamento. Ma questo governo vive purtroppo sulla quotidianità delle emergenze, che affronta con i decreti legge, senza avere invece una visione complessiva di Paese, degli obiettivi prioritari su cui lavorare.