Si parla spesso dei Paesi dove si pagano più tasse e tra questi si annoverano, oltre all’Italia, anche il Belgio e la Francia che ci superano (ma non certo in livello di salari). Oggi però vogliamo rivolgerci la domanda contraria: in quali Paesi si pagano meno tasse? Il panorama fiscale varia notevolmente tra le diverse nazioni. A livello globale, alcune sono considerate decisamente più amichevoli dal punto di vista fiscale, mentre altre possono sfoggiare percentuali di tassazione che raggiungono livelli inauditi. Ad esempio, l’Italia, con una pressione fiscale superiore al 40%, si posiziona al decimo posto a livello mondiale. La tassazione più gravosa riguarda soprattutto il lavoro, con un costo medio del lavoro che supera i 46 mila euro per lavoratore.

In quali Paesi si pagano meno tasse: quali sono gli elementi essenziali della tassazione

Prima di analizzare i paesi meno tassati, è importante comprendere come sono costituite le tasse. Le tasse sono principalmente suddivise in quattro categorie:

  • Tasse sulle imprese;
  • Tasse sul lavoro;
  • Tasse sugli investimenti;
  • Tasse indirette (es. IVA).

La pressione fiscale è calcolata in base al rapporto tra il gettito fiscale totale e il PIL di un paese. Questo parametro mette in evidenza quanto della ricchezza di un popolo viene prelevata dallo Stato sotto forma di tassazione.

I paradisi fiscali: ecco in quali Paesi si pagano meno tasse

Alcuni paesi offrono un ambiente fiscale altamente vantaggioso, al punto che i residenti non devono pagare tasse. Tra questi troviamo Bermuda, Monaco, Bahamas e gli Emirati Arabi Uniti (EAU).

Emirati Arabi Uniti

Gli Emirati Arabi Uniti offrono un ambiente stabile sia dal punto di vista politico che economico. Il paese vanta un’economia in forte crescita e un vivace ambiente multiculturale, con ottime strutture educative e una forte comunità anglofona.

Bahamas

Le Bahamas permettono ai residenti di non pagare le imposte sul reddito, senza la necessità di ottenere la cittadinanza. Questo rende le Bahamas uno dei paesi dove è più facile vivere senza pagare tasse. La residenza fiscale permanente può essere ottenuta dopo un soggiorno di almeno 90 giorni.

Bermuda

Le Bermuda sono un paradiso fiscale caraibico molto attraente. Pur essendo un paese con un alto costo della vita, offre sviluppo infrastrutturale, strade di qualità e trasporti pubblici efficienti. Inoltre, il paese è famoso per le sue spiagge di sabbia rosa e i ristoranti di lusso.

Monaco

Situato sulla Costa Azzurra, Monaco è considerato uno dei luoghi più desiderabili in Europa. Monaco offre porti turistici sviluppati e ricchi di yacht provenienti da tutto il mondo. Il Principato di Monaco è l’unico Paese europeo dove i residenti non pagano tasse.

In quali Paesi si pagano meno tasse: le altre nazioni a cui guardare

Ci sono poi altri Paesi dove le tasse sono veramente molto basse, molti dei quali si trovano in Medio Oriente:

  • Qatar: con una pressione fiscale del 2,2%, il Qatar si colloca al quinto posto nella classifica dei paesi con le tasse più basse. L’economia del Qatar si basa principalmente sul petrolio e sui giacimenti di gas naturale.
  • Oman: l’Oman adotta un sistema fiscale simile a quello del Qatar, con nessuna tassa sul reddito delle persone fisiche e un’imposta sulle imprese al 15%.
  • Guinea Equatoriale: nonostante il sistema fiscale della Guinea Equatoriale sia diverso dagli altri paesi in questa lista, la pressione fiscale rappresenta solo l’1,7% del PIL grazie all’economia sommersa e all’economia di sussistenza ancora diffusa.
  • Kuwait: in Kuwait, l’1,5% di tassazione globale è dovuto principalmente ai contributi previdenziali versati dai lavoratori e datori di lavoro. Il Kuwait possiede il 10% delle riserve petrolifere mondiali, contribuendo al 50% del PIL e al 90% delle esportazioni.
  • Emirati Arabi Uniti: sempre restando in Medio Oriente, torniamo dai già citati Emirati Arabi Uniti, che presentano una pressione fiscale dell’1,4%. Non esistono tasse sui redditi personali o aziendali, ad eccezione dei settori Oil & Gas, bancario/finanziario e alberghiero.

Certamente, la scelta del paese in cui risiedere o creare un’impresa può dipendere notevolmente dal regime fiscale. I paesi con bassa o nulla tassazione possono essere molto allettanti per individui e aziende che cercano di ottimizzare i loro carichi fiscali.

Tuttavia, è importante notare che vivere o fare affari in un paradiso fiscale può comportare altre sfide. Ad esempio, molti di questi paesi possono avere un costo della vita molto elevato, come nel caso di Monaco e delle Bermuda. Inoltre, vi possono essere restrizioni sull’immigrazione e sulla proprietà degli immobili, come negli Emirati Arabi Uniti.

Allo stesso modo, l’essere basati in un Paese con bassa tassazione può comportare dei rischi reputazionali, dato che le autorità fiscali di tutto il mondo stanno aumentando i loro sforzi per contrastare l’evasione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva.

In quali Paesi europei si pagano meno tasse

Per chi è in cerca di opportunità di risparmio fiscale, ci sono molti paesi in Europa con aliquote fiscali inferiori che meritano attenzione. Alcuni di questi sono le Isole Canarie (Spagna), la Bulgaria, Malta, Andorra, la Svizzera, l’Estonia e la Macedonia del Nord.

Le Isole Canarie, ad esempio, fanno parte della Spagna e sono considerate territorio dell’Unione Europea. Nonostante non siano un paradiso fiscale, le Canarie hanno creato un regime fiscale preferenziale, grazie al quale alcune famiglie e imprese possono beneficiare di significative agevolazioni. È possibile detrarre gli investimenti nelle attività imprenditoriali, con la possibilità di ridurre la tassazione fino al 4% per progetti che soddisfano determinati criteri.

La Bulgaria, invece, ha un regime fiscale molto competitivo con un’imposta sul reddito piatta del 10%. Questo, insieme a un costo della vita relativamente basso, ha reso la Bulgaria un’opzione allettante per molti italiani.

Malta, un arcipelago nel Mediterraneo, offre un’opzione di tassazione territoriale, il che significa che i redditi generati a Malta o all’estero ma riportati a Malta sono soggetti a tassazione. Questo principio di tassazione è diverso da quello della maggior parte dei paesi dell’UE, che utilizzano un sistema di tassazione su scala mondiale.

La Svizzera, non facendo parte dell’Unione Europea, gode di una certa autonomia rispetto alle direttive europee, offrendo vantaggi come una tassazione favorevole in specifici Cantoni e la solidità del suo settore bancario. Tuttavia, la complessità del suo sistema di tassazione, suddiviso in livelli nazionale, cantonale e comunale, e l’alto costo della vita possono rappresentare degli svantaggi.

L’Estonia, situata nel nord dell’Europa, offre un sistema fiscale molto competitivo, con una tassazione sul reddito fisso del 20% e agevolazioni per i lavoratori autonomi e le startup. Le società beneficiano di un sistema di tassazione sul profitto distribuito, potendo così reinvestire il profitto tassato al 14% o anche meno. Tuttavia, l’Estonia presenta delle limitazioni all’attività commerciale e la cultura locale potrebbe rappresentare una sfida.

La Macedonia del Nord, infine, offre un regime fiscale vantaggioso, con una tassazione societaria del 10% e incentivi per il settore manifatturiero. Ha una posizione geografica strategica e offre accordi commerciali vantaggiosi. Nonostante ciò, potrebbe presentare alcune criticità come la stabilità politica e carenze infrastrutturali.