Sono in arrivo nuove regole per influencer: il consiglio dell’Agcom ha deciso all’unanimità di avviare una consultazione pubblica al centro della quale ci sono le misure che serviranno a garantire il rispetto e l’osservazione delle disposizioni per tutti coloro che sui social creano o diffondono contenuti audiovisivi. Questi soggetti infatti, uomini, donne, ragazzi, ragazze e persone di ogni età hanno una “responsabilità editoriale” su ciò che pubblicano.

Nuove regole per influencer: perché e cosa sta succedendo

Secondo gli esperti dell’Agcom, ad oggi, gli influencer svolgono un’attività analoga o assimilabile a quella svolta dai fornitori di servizi audiovisivi. Per tale motivo dunque anche loro devono rispettare una serie di regole. Non si parla solamente di influencer, ma anche di vlogger, streamer e, più in generale di creator sui social media. Le nuove disposizioni riguardano coloro che producono e poi diffondono contenuti di varia tipologia sulle piattaforme.

Tutti questi soggetti esercitano la responsabilità editoriale su ciò che producono, dunque è corretto, secondo il consiglio dell’Agcom, che rispettino una serie di regole che riguarda tutti i contenuti audiovisivi. I creator sui social inoltre hanno da tempo attirato l’interesse delle istituzioni statali e internazionali, soprattutto considerando l’enorme impatto che hanno sulla popolazione. Le loro pubblicità, le loro sponsorizzazioni, i loro contenuti e i loro post hanno grandi conseguenze sui consumatori e sulla società.

Lo scopo è uno è ben preciso: quello di garantire una maggior trasparenza e una maggior consapevolezza nei confronti del pubblico. Così il consiglio degli esperti ha deciso di avviare una consultazione pubblica e discutere di un documento riguardante le misure che servono per fare in modo che tutti gli influencer rispettino le disposizioni del Testo unico.

Nota di Agcom

Il contenuto del documento steso dai membri dell’Autorità potrebbe, si legge in una nota pubblicata oggi, lunedì 17 luglio 2023

trovare un adeguato veicolo regolamentare nella forma delle Linee-guida, le quali, oltre a presentare il pregio di una maggiore flessibilità rispetto a un regolamento, meglio si attagliano alla concreta fattispecie degli influencer.

Il presupposto, come anticipavamo prima, è quello che gli influencer svolgono un’attività analoga o assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi. Questi ultimi rispondono alle autorità e sono sotto giurisdizione nazionale. Se non rispettano le regole previste dal Testo unico possono incappare in sanzioni e provvedimenti di vario tipo.

Allo stesso modo devono fare gli influencer e le influencer, che vengono così chiamati al rispetto delle stesse regole previste nella Testo. La nota Agcom di oggi recita ancora:

Il presupposto è che gli influencer svolgono un’attività analoga o comunque assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi sotto la giurisdizione nazionale e sono, dunque, chiamati al rispetto delle misure previste dal Testo unico, laddove ricorrano i requisiti evidenziati nel documento sottoposto a consultazione.

Inoltre, considerata la varietà sia dei soggetti che noi chiamiamo “influencer”, sia dei servizi da loro offerti, gli esperti ritengono che sia necessario sin da subito fare una diversificazione. In primo luogo, ci sono coloro che propongono contenuti audiovisivi in modo continuo. Per costoro, prosegue la nota Agcom

si renderà opportuna l’applicazione della totalità degli obblighi previsti dal Testo unico, ivi inclusi, a titolo esemplificativo, l’iscrizione al ROC, la disciplina in materie di opere europee e indipendenti, la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività).

In secondo luogo ci sono poi coloro che svolgono questo lavoro di produzione e promozione dei post sui social in maniera meno continuativa e strutturata. Per loro

non appare giustificata l’applicazione nella sua interezza del regime giuridico previsto per i servizi di media audiovisivi a richiesta.

La consultazione

La consultazione pubblica di cui parlavamo all’inizio avrà una durata di 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito internet istituzionale dell’Autorità. Quest’ultima intende, con l’avvio di questa procedura, avere una fotografia chiara e completa delle disposizioni applicabili ai vari creator.

Nella note infatti si legge infine:

L’Autorità intende, con l’avvio della consultazione pubblica, individuare un quadro chiaro e trasparente delle disposizioni applicabili anche agli influencer, assicurando, tuttavia, di non prevedere oneri burocratici non necessari.