Il 17 luglio 2015 morì Jules Bianchi. Il pilota automobilistico francese perse la vita dopo più di nove mesi di coma, dovuto ad un incidente subito in pista nell’ottobre 2014.
Formula 1, il 17 luglio 2015 Jules Bianchi perse la vita
Il 17 luglio 2015 morì Jules Bianchi. Il pilota automobilistico francese perse la vita dopo più di nove mesi di coma, dovuto ad un incidente subito in pista nell’ottobre 2014. Al Gran Premio del Giappone, uno degli ultimi della stagione, il francese uscì violentemente fuori dalla pista. A causa anche della pioggia battente sul circuito di Suzuka, che gli fece perdere il controllo sua monoposto. Bianchi impattò violentemente su una gru mobile, ferma nella via di fuga per rimuovere la macchina di Sutil. Le condizioni del pilota apparvero fin da subito gravi e lo stesso venne sottoposto subito ad un intervento chirurgico.
Il pilota successivamente venne trasportato a Nizza, sempre privo di conoscenza. Bianchi proseguì le cure nella propria città, spirando proprio il 17 luglio. A darne l’annuncio fu la stessa famiglia del francese sui profili ufficiali di Jules. I cui funerali si tennero nella cattedrale di Nizza il 21 luglio 2015. Soltanto il giorno prima, il presidente FIA Jean Todt ritirò definitivamente il numero 17 dalle corse in suo onore.
Formula 1, la carriera di Jules Bianchi: primo pilota della Ferrari Driver Academy
L’incidente di Bianchi ricevette numerose critiche da parte di vari piloti che denunciarono la poca sicurezza in pista. Jacques Villeneuve, sottolineò il mancato ingresso nella safety car dopo l’incidente di Sutil. La FIA istituì una commissione d’inchiesta per indagare sull’accaduto. Ma al termine delle indagini e di una lunghissima relazione, la massima istituzione automobilistica dichiarò tutti i soggetti coinvolti incolpevoli. Bianchi nacque a Nizza il 3 agosto 1989. La sua famiglia era di origini italiane, dato che il nonno Lucien nacque a Milano negli anni Trenta.
Anch’egli fu vittima di un incidente mortale durante una corsa. Lucien Bianchi, infatti, perse la vita nel 1969 durante le prove della 24 ore di Le Mans. Jules Bianchi fu il primo pilota in assoluto ad esser ingaggiato dalla Ferrari Driver Academy, fondata nel 2009. Il giovane pilota, nel dicembre dello stesso anno, venne messo alla guida della Ferrari F60 in un test sul circuito di Jerez. L’anno successivo, Bianchi guidò la Ferrari F10 sulla pista di Yas Marina, negli Emirati Arabi Uniti.
Formula 1, Jules Bianchi fu un punto di riferimento per il ferrarista Charles Leclerc
Il pilota francese nel 2011 prese parte al GP2 Series, partecipando a quindici gare sulle diciotto totali. Bianchi al termine della stagione si classificò al terzo posto con 53 punti. Il classe ’89 alla guida della Lotus riuscì anche a vincere un GP a Silverstone. Ottenendo in cinque occasioni un piazzamento sul podio. Nel 2012, Bianchi venne ingaggiato come terzo pilota della Force India in Formula 1. La stagione seguente, il francese firmò un contratto con la Scuderia Marussia terminando quasi tutti i Gran Premi. Con lo stesso team, il classe ’89 ottenne gli unici punti della propria carriera in Formula 1.
Bianchi arrivò all’ottavo posto nel Gran Premio di Monaco vinto dal pilota Mercedes Nico Rosberg. Il francese, tuttavia, scalò in nona posizione a causa di una penalità pari a cinque secondi. Jules Bianchi è stato un punto di riferimento anche per Charles Leclerc. L’attuale pilota della Ferrari ha sempre sottolineato il profondo legame con il compianto Jules. Una figura fondamentale nell’inizio della carriera dell’attuale pilota Ferrari. Il monegasco ha anche affermato più volte di aver imparato tantissimo dal pilota francese, che lo aiutò in un momento complicato della sua carriera.