Stop all’accordo sul grano tra Russia e l’Onu. L’ultimo giorno utile per l’intesa è lunedì 17 luglio, ma non si esclude un rinnovo nei prossimi giorni. Non è la prima volta, infatti, che l’accordo sul grano viene sospeso.
“Gli accordi del Mar Nero hanno cessato di essere validi oggi“, lunedì 17 luglio. “Come ha detto in precedenza il presidente della Federazione Russa, la scadenza è il 17 luglio. Purtroppo, la parte relativa alla Russia non è stata attuata finora. Pertanto, il suo effetto è terminato ”,
ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov.
Russia, annunciata la sospensione dell’accordo sul grano: il ministero degli Esteri chiarirà la posizione di Mosca
Alcune fonti hanno riferito all’agenzia stampa Tass che l’accordo però può essere confermato nelle prossime ore. “Stiamo ancora aspettando Mosca, tutto è possibile”, ha detto la fonte. Le fonti, ascoltate dalla Tass, hanno notato che sabato 15 luglio l’ultima nave con a bordo cibo ucraino ha lasciato Odessa, mentre è dal 27 giugno che nuove navi non entrano nel Mar Nero.
L’intesa, firmata il 22 luglio del 2022, prevede corridoi sicuri da Odessa e da altri due porti ucraini, Pivdennyi e Chornomorsk, dove non sarà necessario la scorta delle navi russe ai cargo di Kiev. Solo ha marzo la Russia aveva prorogato di 60 giorni l’accordo sul grano.
La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, riporta l’agenzia Ria Novosti, ha spiegato che la Russia ha notificato a Turchia, Ucraina e Nazioni Unite la sua obiezione all’estensione dell’accordo sul grano. “Il ministero degli Esteri russo pubblicherà una dichiarazione con un chiarimento dettagliato della posizione della Russia nel prossimo futuro”, ha poi aggiunto.
Putin: “Obiettivi non rispettati”
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, sabato 15 luglio, durante una conversazione con il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, aveva affermato che gli obblighi di rimuovere gli ostacoli all’esportazione di cibo e dai fertilizzanti russi non erano stati rispettati. Putin, riporta RIA Novosti, ha sottolineato che l’obiettivo principale dell’accordo sul grano non era stato rispettato, vale a dire la fornitura di grano ai paesi più bisognosi.