Dopo la marcia della Wagner di Yevgeny Prigozhin, partita da Rostov-sul-Don e fermatasi solo a poche centinaia di chilometri da Mosca, il dubbio principale di Vladimir Putin, oltre al non esaltante risultato finora ottenuto dalla sua “Operazione militare speciale“, deve essere stato cosa fare della Wagner. Un nuovo scenario per il gruppo paramilitare sembra essersi aperto.
La Wagner per attaccare la Nato?
Sì, perché secondo diversi siti internazionali che riportano una fonte vicina al Presidente russo Vladimir Putin – fresco di annullamento sul tema dell’accordo sul grano ucraino – l’idea del Cremlino sarebbe proprio quella di usare i mercenari per attaccare la Nato. Il luogo è un tratto di territorio lungo 65 chilometri al confine fra Lituania (est) e Polonia (ovest): il corridoio di Suwalki. Corridoio che divide però inoltre anche Bielorussia (al sud) e l’exclave di Kaliningrad, territorio russo (a nord). La zona di Kaliningrad è completamente isolata dal resto della Federazione e, per i collegamenti terrestri con la Russia, deve passare per forza in territorio Nato. E per questo ci sarebbe per le stanze del Cremlino l’idea di conquistare il confine fra Lituania e Polonia. Che è il confine fra l’Unione Europea e tutte le Repubbliche Baltiche di Estonia, Lettonia e, appunto, Lituania.
Braccio di ferro per 60, strategici, chilometri
La folle idea quindi sarebbe quella di prendere il controllo del corridoio di Suwalki, appropriarsi quindi del collegamento terreno fra Kalingrad e la Bielorussia, oltre a tagliare al contempo quello fra le tre Repubbliche e il resto d’Europa. Attaccare la Nato usando quindi la Wagner e i suoi mercenari. Il tutto quindi potrebbe portare a un vero accerchiamento dei Paesi baltici e a una nuova – possibile – offensiva verso la Polonia. Un’operazione lampo, secondo Andrey Kartapolov, il capo del comitato di difesa della Duma di Mosca. Lo stesso ribadisce che i miliziani della Wagner siano in Bielorussia per addestrare truppe, proprio a ridosso di quel lembo di terra che oggi viene definito “il luogo più pericoloso della terra“.