In ventiquattro ore sono arrivato oltre millequattrocento migranti a Lampedusa. L’hotspot è nuovamente al collasso. La struttura può infatti contenere poche centinaia di persone. La situazione è delicata, visto che i migranti devono per forza rimanere nell’hotspot che, però, non ha posti a sufficienza.
Nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 luglio sono approdati in 308 a bordo di nove barchini. Domenica, sono arrivati in 1.149 a bordo di 28 barconi. La nave ong Geo Barents, dopo averli soccorsi in mane, ha affidato alla Guardia costiera 45, 26 e 45 migranti di nazionalità ivoriana, gambiana, malese, nigeriana, palestinese e sudanese, tutti reduci da 3 salvataggi differenti.
Più di 2.600 migranti ospitati nell’hotspot di Lampedusa
In tutto sono 2.608 i migranti ospiti dell’hotspot. Numeri di assoluta emergenza perché la struttura può contenere neppure 400 persone. Intanto la prefettura di Agrigento, in accordo con il ministero dell’Interno, ha disposto velocemente il trasferimento di 530 persone, così da alleggerire la pressione sull’hotspot. Il gruppo di migranti partirà a bordo del traghetto di linea Galaxy intorno le 11.30 di lunedì con destinazione Porto Empedocle. Il pomeriggio saranno trasferite altre 600 persone.
Ma i flussi continui non permettono all’Italia di abbassare la guardia. All’alba di lunedì la Guardia costiera ha intercettato un barchino di 5 metri con a bordo 28 persone, fra cui un minore. Poco dopo è stato fermato un peschereccio di 10 metri con 62 migranti provenienti da Egitto, Eritrea, India, Siria e Sudan.
Secondo quanto appreso dai profughi, le barche sarebbero partite da Djerba, Sfax e Kerkenna in Tunisia.