Il libro s’intitola “One-Armed Jack: Uncovering the Real Jack the Ripper” (“Jack con un braccio solo: alla scoperta del vero Jack Lo Squartatore”) ed è firmato da Sarah Bax Horton, pronipote di un poliziotto che fu coinvolto proprio nelle indagini sugli omicidi di Jack Lo Squartatore. Un testo che si pone un obiettivo piuttosto ambizioso: svelare l’identità del sanguinoso serial killer che immerse nel sangue Londra due secoli fa.

Esce nel Regno Unito il libro di una studiosa discendente di uno dei poliziotti che indagò su Jack Lo Squartatore.

Il libro uscirà il mese prossimo nel Regno Unito, ma già si “spoilera” che il sanguinoso criminale fosse Hyam Hyams. Il nome, che di suo è tutto un programma, è quello di un locale produttore di sigari che secondo la studiosa corrisponderebbe alle descrizioni dei testimoni del tempo. Un uomo sui 30 anni, dall’andatura incerta (anzi, a dir poco claudicante) e con un braccio rigido.

Hyams, a dire il vero, non ebbe proprio un’esistenza felice, poiché costretto a fare dentro e fuori da un manicomio in quanto epilettico (ai tempi la malattia si curava semplicemente così). In più era alcolizzato e, come detto, non poteva utilizzare con facilità i quattro arti. I crimini furono commessi a partire dal 1888 (precisamente il 31 agosto), quando lui aveva 35 anni.

Sarah Bax Horton punta il dito su Hyam Hyams, un locale produttore di sigari.

A 36 l’uomo entrò definitivamente in manicomio, a 60 (nel 1913) ne uscì senza vita. Hyams è da sempre in una lunga lista di possibili Jack the Ripper, ma adesso – per colpa di un libro – ha anche un dito puntato contro.

Ora: quella lista è lunghissima, le ipotesi sulla vera identità di Jack Lo Squartatore sono innumerevoli. Sarah Bax Horton avrà colto nel segno? A distanza di 135 anni poi…

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