Secondo il presidente della Russia Vladimir Putin, la controffensiva dell’Ucraina non sta avendo successo e non sta portando alcun risultato. Più nel dettaglio, il presidente, durante un’intervista per il canale Rossiya-1, ha dichiarato che “tutti i tentativi del nemico di sfondare le nostre difese non hanno avuto successo durante l’intera offensiva”. Dall’altra parte, Putin ha tessuto le lodi dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, dove l’esercito di Mosca “sta agendo in modo eroico: inaspettatamente per il nemico, in alcune zone passano all’offensiva, prendono le posizioni più vantaggiose“.
Putin: “La controffensiva ucraina non ha successo”. Kiev però fa progressi nella direzione di Berdyansk
Durante l’ultima settimana, le forze armate russe si sono trovate a dover respingere 18 attacchi dell’esercito di Kiev, durante i quali sono cadute circa 370 persone dello schieramento ucraino, secondo i dati forniti dal Ministero della Difesa russo. Nella direzione di Donetsk, il gruppo sud delle forze armate di Mosca è riuscito a respingere 15 attacchi nemici; inoltre, sono stati distrutti due depositi di munizioni, uno della 54esima brigata meccanizzata dell’esercito ucraino, l’altro della quarta brigata operativa della Guardia nazionale ucraina. Kiev ha poi perso, secondo quanto riporta sempre il Ministero russo, “due veicoli blindati da combattimento e cinque veicoli distrutti“.
Le forze di difesa ucraina, da parte loro, stanno avanzando nella direzione di Berdyansk per più di un chilometro lungo la direzione del fronte. L’informazione arriva da Valery Shershen, portavoce delle forze di difesa, secondo lui sono in corso intensi combattimenti nella direzione di Berdyansk. Shershen ha poi reso noto che i russi al momento stanno tentando di prendere d’assalto le posizioni delle forze armate vicino ad Avdiivka e Maryinka.
Nell’ennesimo giorno di conflitto e di controffensiva, il presidente della Bulgaria, Rumen Radev, ha dichiarato che l’Ucraina ha sbagliato ad aver “insistito” a combattere contro la Russia e ora “l’intera Europa sta pagando il conto” per la difesa di Kiev. Radev ha così invitato la Bulgaria ad adottare una posizione di “neutralità”. Il primo ministro bulgaro Nikolai Denkov ha preso subito le distanze dalle parole di Radev, chiarendo che non si tratta della posizione del governo, ma di una posizione personale.
Per quanto concerne, invece, il tentato assassinio di due importanti giornaliste russe, ossia la caporedattrice del canale televisivo Rt International News, Margarita Simonyan, e la giornalista Ksenia Sobchak, l’Ucraina ha rigettato con forza le accuse di Mosca. I servizi interni russi (Fsb) hanno accusato l’intelligence ucraina Sbu di aver pagato neonazisti russi per uccidere Simonyan, sostenitrice della guerra in Ucraina, e Sobchack, la quale però si oppone al conflitto. Rt ha diffuso il video di un 18enne che, dopo aver detto nome e data di nascita, dichiara di aver ricevuto indicazioni dagli ucraini per colpire le giornaliste. Stando alle parole Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina, le due giornalsite sarebbero irrilevanti “sia nel quadro della guerra nel suo insieme sia nel quadro della perdita di posizionamento della Russia nel mondo globale“