All’interno delle fila del governo e fuori, si continua a discutere delle parole proferite dal ministro della Giustizia Carlo Nordio il quale il 12 luglio, all’evento organizzato dal coordinamento romano di Fratelli d’Italia in Piazza Italia, aveva dichiarato di voler “rimodulare il reato” di concorso esterno in associazione mafiosa. Da quel momento, esponenti del governo si sono espressi tanto su questo specifico tema, quanto sulla riforma della Giustizia più in generale, che interessa questioni che vanno dalla separazione delle carriere fino all’abolizione dell’abuso d’ufficio. La linea comune delle interviste e delle dichiarazioni raccolte pare essere che non si intende intervenire sul reato di concorso esterno.

Lotta alla mafia, Meloni: “ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di via D’Amelio”

La presidente del consiglio Giorgia Meloni, al termine della visita al Parco archeologico di Pompei, dove si è recata per l’inaugurazione del nuovo Frecciarossa Roma-Pompei, si è espressa con le seguenti parole sul caldissimo tema del concorso esterno in associazione mafiosa:

Sul tema del concorso esterno io comprendo benissimo sia le valutazioni che fa il ministro Nordio, sempre molto preciso, sia le critiche che possono arrivare, però mi concentrerei su altre priorità.

Già il sottosegretario al Ministero della Giustizia Delmastro aveva sottolineato che il governo non aveva alcuna intenzione di intervenire in questo senso, distinguendo le idee di Nordio da quelle più strettamente del governo. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani, a sua volta, ha sottolineato che, per quanto riguarda il concorso esterno, “nel testo Nordio non ce n’è traccia e in Consiglio dei ministri non se n’è mai parlato“. Esprimendosi con parole accostabili a quelle della presidente, Ciriani ha dichiarato che non è una questione urgente su cui intervenire.

Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni rilasciate al Corriere della sera, ha ribadito quanto il tema della lotta alla mafia sia un tema importante e centrale non solo per il governo, ma per lei stessa e la sua carriera politica, come già ha ricordato in più occasioni, tra cui il suo discorso di insediamento:

Non sono mai mancata alle commemorazioni della strage di Via d’Amelio e non mancherò neanche quest’anno. Molti sanno perché ho cominciato a fare politica e io lo ricordo molto bene: ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di via D’Amelio, nella quale la mafia uccise il giudice Borsellino.

Nordio: “In piena sintonia con la premier”

Non si è fatta attendere la reazione da parte dello stesso ministro che in una breve battuta ha ribadito di essere allineato con la posizione di Giorgia Meloni. Queste le parole di Nordio a riguardo:

Sono in piena sintonia con la premier, la revisione del concorso esterno non è nel programma di governo.

Quindi:

Con la premier siamo e siamo sempre stati in perfetta sintonia. Il problema del concorso esterno è stato da me trattato nei miei scritti di questi ultimi venti anni, è essenzialmente tecnico, e mira semmai a rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata. Ma la sua revisione non fa parte del programma di governo, ed infatti non è stata da me nemmeno prospettata nel discorso alle Camere all’inizio del mio mandato. Le ricostruzioni fantasiose e talvolta maligne su nostri ipotetici dissidi sono vani tentativi di minare la nostra risolutezza nel portare a compimento le riforme sulla Giustizia, secondo il mandato ricevuti dagli elettori, e sulle quali non vacilleremo e non esiteremo.