Parole che guardano al futuro. O, meglio, alla costruzione del futuro. Nel corso dell’Angelus di oggi in piazza San Pietro, Papa Francesco è partito dalla parabola del seminatore per dire che “lasciare i figli preda del cellulare e delle mode rende il loro avvenire sterile”. Così il pontefice:
I genitori seminano il bene e la fede nei figli, e sono chiamati a farlo senza scoraggiarsi se a volte questi sembrano non capirli e non apprezzare i loro insegnamenti, o se la mentalità del mondo rema contro. Il seme buono resta, questo è ciò che conta. E attecchirà a tempo opportuno. Ma se, cedendo alla sfiducia, rinunciano a seminare e lasciano i figli in balia delle mode e del cellulare, senza dedicare loro tempo, senza educarli, allora il terreno fertile si riempirà di erbacce.
Papa Francesco all’angelus ha citato la parabola del seminatore per parlare di genitori e figli.
Il Papa si è poi concentrato sull’Ucraina, paragonando il Paese di oggi alla Roma del 1943. Un forte parallelismo per parlare di bombe che uccidono civili inermi.
Voglio ricordare che 80 anni fa, il 19 luglio 1943, alcuni quartieri di Roma e in particolare San Lorenzo furono bombardati. Il Papa di allora, il venerabile Pio XII, volle recarsi in mezzo al suo popolo sconvolto. Purtroppo anche oggi queste tragedie si ripetono. Com’è possibile? Abbiamo perso la memoria? Il Signore liberi la famiglia umana dal flagello della guerra. Preghiamo in particolare per il caro popolo ucraino, che soffre tanto.
Citato anche il bombardamento di San Lorenzo di 80 anni fa.
Spazio anche per il cinema e per la cultura giovanile. Francesco ha rivolto infatti un saluto e “un augurio al Festival di Giffoni, dove protagonisti sono i giovani e i ragazzi”. L’edizione 2023 del festival partirà giovedì.
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