Sono ancora una volta le bombe a grappolo al centro delle dichiarazioni che fanno da mesto contorno alla guerra Ucraina-Russia. Vladimir Putin ha minacciato di usarle qualora Kiev facesse a sua volta ricorso a quelle ricevute dagli Stati Uniti. Del resto Mosca, ha detto Putin, “ne ha scorte sufficienti“. Così il presidente russo in un’intervista all’emittente Rossiya-1 (Russia 1), rilanciata dal giornalista Pavel Zarubin su Telegram:

Non lo abbiamo fatto ancora, non le abbiamo usate malgrado la scarsità di munizioni che pure a volte abbiamo sofferto. Naturalmente, però, se le usassero contro di noi ci riserveremmo il diritto di rispondere allo stesso modo.

Le bombe a grappolo nella guerra Ucraina-Russia. Putin: “Se Kiev userà quelle USA risponderemo allo stesso modo”.

Segue poi il messaggio agli alleati degli ucraini:

La stessa amministrazione USA descrive l’uso delle bombe a grappolo come un crimine. Credo che come tale dovrebbe essere considerato. La fornitura a Kiev di questi ordigni dipende dalla generale penuria di munizioni delle truppe ucraine.

Il “New York Times” intanto conferma: “L’Ucraina ha perso il 20% del suo arsenale nelle ultime due settimane”.

Come riporta la Tass, Putin si riserva insomma “il diritto di rispecchiare le azioni”. Quanto alle allusioni sullo stato dell’e truppe’esercito di Kiev, le parole vengono confermate sulle pagine del “New York Times” in cui si legge che, in due settimane, “la controffensiva ucraina ha perso il 20% delle proprie armi“.

E non cessano gli appelli di Volodymyr Zelensky, secondo il quale “i tempi per arrivare alla fine della guerra sono direttamente proporzionali al sostegno globale che ci viene offerto”. Più chiaro di così…

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