Dopo 13 anni potrebbe essere a un punto di svolta il caso del serial killer di Gilbo Beach, tra i dossier irrisolti dalla polizia degli Stati Uniti. Il presunto responsabile, Rex Heuermann, è stato arrestato giovedì sera a Manhattan ed è accusato di triplice omicidio nei confronti di altrettante donne. Durante l’udienza di convalida del suo arresto l’uomo si è dichiarato non colpevole.

Heuermann, architetto 59enne di Long Island, rischia l’ergastolo senza condizionale in caso di condanna. Attualmente le forze dell’ordine locali invitano alla calma nei giudizi sulla vicenda, eppure è innegabile che quanto accaduto nelle ultime 48 ore possa rivelarsi un crocevia fondamentale nelle indagini:

Durante questi 13 anni abbiamo lavorato con l’obiettivo di rendere giustizia alle vittime e di porre fine alle sofferenze delle loro famiglie

Steven Bellone, dirigente di polizia della contea di Suffolk

Il caso del serial killer di Gilgo Beach, 11 vittime senza colpevole

Il caso del serial killer di Gilgo Beach ruota in particolare intorno alla morte di tre persone morte tra il 2010 e il 2011. Successivamente identificate, le vittime sono Melissa Barthelemy, Megan Waterman e Amber Costello, ma non è certo che l’elenco possa essere definitivo anche dopo così tanto tempo.

Nel frattempo sono state avviate le perquisizioni degli uffici e delle abitazioni intestate a Heuermann, nell’auspicio di trovare prove concrete del suo possibile coinvolgimento. La comunità locale di Massapequa Park, dove l’uomo vive con la moglie e i due figli, è abbastanza scioccata dalla rapida evoluzione dei fatti in un clima di shock e stupore.

Le tre vittime, di età compresa tra i 22 e i 27 anni, facevano parte del gruppo di escort “Gilgo Four”, insieme a Maureen Brainard-Barnes, rinvenuta anche lei cadavere. Complessivamente sono 11 i corpi ritrovati senza vita tra maggio 2010 e aprile 2011. All’origine di questo macabro puzzle ci sarebbe Shannan Gilbert, che denunciò poco prima di morire il timore di essere inseguita in una chiamata al 911. Tutte le vittime sono poi state ritrovate in un’area di circa 100mila metri quadrati a est di New York