È un lento ma non complesso ritorno alla normalità per gli aeroporti italiani interessati oggi, 15 luglio, dallo sciopero di 8 ore, dalle 10 alle 18, proclamato dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl. Un’agitazione del personale di terra, ossia del cosiddetto settore di “handling“, che ha provocato diversi disagi per i viaggiatori, in un sabato “caldo” sul fonte degli spostamenti. In protesta anche piloti e assistenti di volo dei vettori Vueling e Malta Air. Rinnovo contrattuale e aumenti salariali sono le richieste dei lavoratori.
Sciopero aerei, disagi per i viaggiatori. I lavoratori del personale di terra chiedono rinnovi contrattuali e aumenti salariali.
Come spiega il segretario nazionale di Uil Trasporti Ivan Viglietti all’Agi:
È importante essere qui. Oggi è la seconda azione di sciopero dei lavoratori aeroportuali. Sono 15mila in tutti gli aeroporti italiani e si occupano della gestione a terra degli aeromobili, dei passeggeri e delle merci. Aspettano il rinnovo del contratto da 7 anni. Le retribuzioni sono state falcidiate dall’inflazione e hanno ormai raggiunto livelli non dignitosi. C’è una trattativa con le aziende, con le associazioni datoriali, che dura da mesi e non si vede una soluzione a portata di mano. È una situazione che non può più continuare.
Tanti i voli cancellati. I sindacati: “L’inflazione galoppa, ma gli stipendi sono sempre gli stessi”.
Sono 200 i voli cancellati a Fiumicino, tra arrivi e partenze; 150 tra Linate e Malpensa; 118 a Capodichino. Un centinaio solo tra Palermo e Catania. Così il segretario generale della Filt Cgil Sicilia, Alessandro Grasso, sempre all’Agi:
L’inflazione galoppa, ma gli stipendi di lavoratrici e lavoratori sono rimasti fermi da anni a fronte di carichi di lavoro sempre più pesanti per la ripresa poderosa che sta registrando il trasporto aereo. Questo rende ancora più inconcepibile la situazione del personale. Se davvero il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, vuole tutelare il diritto alla mobilità, intervenga non sui legittimi scioperi ma sul caro-voli che penalizza i cittadini e sul sistema aeroporti, un settore che produce ricchezza che spesso finisce all’estero attraverso compagnie come Rynair. Senza alcun beneficio per i lavoratori e per i cittadini.
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