Nuovo presidente, anzi no: nuovo segretario nazionale di Forza Italia. Con questa qualifica, Antonio Tajani ha ricevuto il mandato da parte dei membri nazionali del partito di guidare il partito fino alle Europee del 2024. Lettera dei figli di Berlusconi: “Continuate a far valere le sue idee“.

Tajani nuovo segretario nazionale nel segno della continuità con Berlusconi

Questo movimento non può mai più avere un presidente“: Antonio Tajani ha commentato così la sua elezione a segretario nazionale di Forza Italia. Ratificando una decisione già nell’aria, i membri nazionali del partito hanno chiesto a Tajani di guidare gli azzurri fino alle elezioni europee del 2024. Una nomina che ha trovato d’accordo tutti i 213 membri della direzione, riunitisi oggi all’Hotel Parco dei Principi per il Consiglio nazionale di Forza Italia.

Al di là delle suggestioni di una possibile “discesa in campo” di Marina Berlusconi, Tajani era l’unico candidato al ruolo di segretario nazionale. Questo ruolo è stato creato con il congresso di oggi, perché tutti sono d’accordo nel ritenere Silvio Berlusconi l’unico presidente di Forza Italia. Tajani ha aperto il congresso dedicando un minuto di applauso al recentemente scomparso Cavaliere, indicando come sia storico il fatto che questo è il primo congresso senza il fondatore di Forza Italia.

Toccante anche la lettera inviata dai figli di Berlusconi:

Carissimi, grazie per l’appoggio e vicinanza che avete sempre dato al nostro caro papà e grazie per tutto ciò che farete d’ora in poi per continuare a far valere gli ideali di libertà, progresso e democrazia che hanno sempre contraddistinto il suo pensiero e la sua azione.

Un argomento non toccato oggi sono i debiti che Forza Italia ha nei confronti della famiglia Berlusconi, come anche le eventuali divisioni fra i gruppi più legati a Tajani o all’ex compagna del Cavaliere, Marta Fascina. Problemi che almeno per oggi sono stati lasciati da parte: “Facciamo quel che ci tocca fare con senso di abnegazione e del dovere. Oggi provo due sentimenti, uno è di dolore per la mancanza di Berlusconi di cui non dobbiamo più parlare tanto che è grande”, ha dichiarato Maurizio Gasparri.