Una donna di 62 anni è morta dopo le dimissioni dall’ospedale di Dolo, in provincia di Venezia. Solo qualche giorno prima era rimasta coinvolta in un incidente stradale. La Procura di Venezia ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo per la morte iscrivendo sul registro degli indagati i medici che l’hanno avuta in cura.

La vittima si chiamava Filomena Barbieri. Aveva 62 anni e lavorava presso la Fincantieri di Porto Marghera per conto della Pulitecnica Friulana. Viveva nel comune di Mira dove è accaduto l’incidente dopo aver risieduto per parecchi anni a Cervignano del Friuli. Lascia il marito, tre figli di cui una femmina e due nipoti in tenera età.

Dolo donna morta dopo dimissioni dall’ospedale: la dinamica dell’incidente

Filomena Barbieri era rimasta seriamente ferita in un incidente stradale avvenuto a Mira nel pomeriggio di Martedì 4 Luglio 2023. La donna era seduta sul sedile del passeggero anteriore di una Fiat Panda, condotta da un uomo di 47 anni collega di lavoro della vittima. Arrivati all’altezza in località Riviera Silvo Trentin, pressappoco all’intersezione con il ponte girevole, l’automobile è entrata in collisione fronto-laterale con una Citroen C3, guidata da una 59enne del posto. Erano da poco passate le ore 15:00.

I due veicoli si erano scontrati proprio nel punto dove sedeva la signora Filomena. Sebbene l’impatto sia stato molto violento, le conseguenze mediche non sembravano gravi. Ad avere le lesioni più importati proprio la 62enne. I due guidatori hanno così allertato le forze dell’ordine richiedendo l’intervento di una squadra di soccorso medico.

Il personale del 118 aveva prestato le prime cure alla donna, rimasta ferita nonostante indossasse regolarmente la cintura di sicurezza. Avevano così disposto il suo trasferimento al Pronto Soccorso dell’ospedale di Dolo per accertamenti.

Al presidio ospedaliero i medici l’avevano sottoposta a Tac che aveva evidenziato un trauma cranico non commotivo con ferita lacerocontusa frontale, ematoma superficiale e soffusione emorragica subaracnoidea in sede temporofrontale destra.

Lesioni che però non hanno destato preoccupazione circa la sua sopravvivenza. La 62enne era stata ricoverata in osservazione per 24 ore e dimessa nel pomeriggio del giorno successivo.

La prognosi recitava 15 giorni per una completa ripresa con l’indicazione sui medicinali antiemorragici da assumere e il consiglio di essere seguita dal proprio medico di famiglia per la sospensione dei farmaci anticoagulanti che la donna prendeva.

Il successivo improvviso malore e la morte

Quattro giorni dopo l’incidente, la donna ha accusato un improvviso malore. Era impegnata a preparare la cena quando è svenuta. La corsa in ospedale, lo stesso dalla quale era stata dimessa, è risultata vana. I tentativi disperati di rianimazione messi in pratica dal personale medico non hanno potuto salvarle la vita.

Informata dei fatti, il Pubblico Ministero della Procura di Venezia Laura Villan ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Ha quindi ordinato che sulla salma venga condotta un’autopsia in modo da accertare le cause della morte e se questa possa essere collegabile alla negligenza del personale medico ospedaliero.

Le autorità hanno conferito l’incarico al medico legale Guido Viel e fissato l’esame cadaverico per la mattina di Lunedì 17 Luglio, presso la camera mortuaria dello stesso ospedale di Dolo.

Come atto dovuto, il Sostituto Procuratore, ha iscritto sul registro degli indagati tutti i possibili responsabili del decesso della donna.

Si tratta dei due conducenti delle autovetture incidentate e di due medici due medici dell’ospedale di Dolo che hanno avuto in cura la paziente: E. Z, 62 anni, di Jesolo, del Pronto Soccorso, e Y. C., 35 anni, di Venezia, del reparto di Neurochirurgia.

Per chiarire al meglio ogni responsabilità, la Procura ha messo agli atti anche la documentazione fornita dalla Polizia stradale che ha svolto i rilievi dell’incidente stradale.