Qual è stata la causa della morte di Gianni Versace? Il 15 Luglio 1997 venne infatti assassinato uno dei più grandi stilisti italiani, molto amato ed apprezzato non solo nel nostro Paese ma anche all’estero.
Gianni Versace, il cui nome completo era Giovanni Maria Versace, fu uno dei più grandi stilisti ed imprenditore italiano. Nato a Reggio Calabria il 2 Dicembre 1946 venne assassinato in Florida esattamente 26 anni fa, all’età di 51 anni.
La passione per la moda si fa largo nella sua vita fin da bambino, forse trasmessagli dalla madre che era una sarta professionista ed aveva un atelier di moda.
All’età di 25 anni si trasferisce a Milano per seguire la sua passione per la moda e così inizia a disegnare i primi abiti. Nel 1975 presenta la sua prima collezione e soli 3 anni dopo ne firma una a suo nome. Successivamente inizia una collaborazione con il fotografo americano Richard Avedon a cui seguono altri numerosi riconoscimenti. Tanto che nel 1986 l’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo nomina Commendatore della Repubblica italiana.
Lo stilista firma anche una linea giovane di Versace, che si chiama Versus e fa il suo esordio a New York. Da qui anche il suo nome a New York e oltreoceano raggiunge consensi stellari. Per lui hanno sfilato e fatto da modelle per le sue campagne pubblicitarie le top model più importanti come: Linda Evangelista, Naomi Campbell, Claudia Shiffer, Cindy Crawford e molte molte altre.
A porre fine alla sua vita furono due colpi di pistola esplosi sugli scalini di casa sua a Miami Beach. A soccorrerlo per primi furono il compagno Antonio D’Amico e lo stilista Lazaro Quintana.
Dopo il trasporto in ospedale morì nel giro di poche ore. Accusato dell’omicidio Andrew Cunanan, un tossicodipendente e solito prostituirsi per gli omosessuali ritrovato senza vita pochi giorni dopo.
Causa morte Gianni Versace: il fidanzato
Gianni Versace era dichiaratamente omosessuale, per anni e fino alla sua morte è stato fidanzato con Antonio D’Amico, stilista ed ex modello. I due trascorrevano momenti di vacanza spesso a Miami e si mostravano sempre molto affiatati ed innamorati.
L’incontro con Versace avvenne nel 1982, durante un balletto. D’Amico raccontava spesso del loro primo incontro:
“Quando ci hanno presentato a cena ci siamo lasciati così, poi dopo qualche mese in cui lui mi scriveva sempre, io mi sono fatto sentire e lui mi ha chiesto il perché non gli avevo mai risposto. Ma io neanche avevo avuto modo di leggere i messaggi”.
I due furono una delle prime coppie omosessuali a fare coming out e a vivere il loro amore pubblicamente per ben 15 anni.
Antonio D’Amico, designer e compagno dello stilista Gianni Versace è morto nel 2022 all’età di 63 anni dopo che da mesi combatteva contro una malattia che si è poi rivelata fatale.
Il funerale e il testamento
I funerali di Gianni Versace si tennero nel Duomo di Milano il 22 Luglio, quando il suo assassino era ancora in fuga. Alla cerimonia presero parte la famiglia Versace, l’intero mondo della moda, compresa la top model Naomi Campbell, e alcuni volti noti e amici dello stilista come la Principessa Diana, Elton John e Sting.
Le ceneri dello stilista inizialmente vennero deposte nella tomba di famiglia, nella villa sul Lago di Como e in seguito furono spostate nel cimitero di Moltrasio dopo la vendita della villa.
Il testamento di Gianni Versace fu pubblicato in esclusiva mondiale dal giornalista e scrittore Giancarlo Padula. L’erede della sua fortuna fu la nipote Allegra, all’epoca 11 anni, figlia maggiore di Donatella Versace. A lei lo zio lasciò 50% dell’ intero gruppo, cioè la quota nella holding capofila controllata da Gianni Versace.
A Daniel, figlio minore della stilista, andò invece la collezione di opere d’arte dello zio, di immenso valore economico e artistico.
Al compagno storico Antonio D’Amico spettò un vitalizio di 50 milioni di lire al mese ed il diritto di vivere nelle case di Gianni in Italia e negli USA.
I film e le serie tv
La tragedia è diventata anche ispirazione di molte pellicole cinematografiche e importanti serie tv.
Nel 1999 la scrittrice Maureen Orth pubblicò il romanzo “Vulgar Favors”, uscito in Italia con il titolo “Il caso Versace”, nel quale esplorava i dubbi, i misteri, le contraddizioni dell’omicidio dello stilista.
Da esso è tratta anche la stagione “The assassination of Gianni Versace”, della serie antologica American Crime Story della Fox.
Il libro e poi lo show televisivo raccontano la storia di Andrew Cunanan. La famiglia Versace e il compagno di Gianni criticarono molto la serie, diretta da Ryan Murphy, perché, a loro dire, ricca di inesattezze. Annunciato poi l’anno scorso l’avvio del progetto per la realizzazione di un film incentrato sulla vita e sulle vicende professionali dello stilista.