Bisogna aspettare l’agosto del 1948 per scoprire la nascita dell’AS Santegidiese, che veste i colori giallorossi.
A partire da questo periodo inizia il cammino in Prima Categoria e già si inizia a far sentire la forza della tifoseria che negli anni scriverà poi gran parte della storia del club e si riconoscerà anche a ottimi livelli come una delle più temibili. Passano 20 anni e nel torneo di Sant’Omero i giocatori giallorossi sono artefici di una mega rissa che costa la radiazione alla Santegidiese. Questa volta
non i tifosi ma addirittura i calciatori mostrano la ferocia giallorossa, che anche in futuro rimarrà nel sangue dei tifosi. Nonostante questo epilogo c’è un qualcosa che cambia drasticamente la decisione della FIGC Abruzzo.
Grazie all’emanazione di un’amnistia firmata da Saragat (l’allora Presidente della Repubblica), tutte le società con reati meno gravi potettero tornare in campo e così anche la Sant ripartì dalla Terza Categoria. Da lì inizia una splendida cavalcata fatta di grandi emozioni che sembrano finire presto ma in realtà sono solo il preludio di tanta storia. Nel 1971 arriva la conquista del campionato di
Promozione che vale la prima storica presenza in Serie D. Dopo pochi anni vengono fuori dei contrasti con la Lega e la società sfiora il fallimento. Questa volta riesce a scacciare via questo incubo ma retrocede in Promozione a causa dello spareggio perso contro il Sassuolo (squadra attualmente in Serie A).

Nel 1978 la Sant sale di nuovo in D e ci rimane fino alla retrocessione del 1983. I trionfi più entusiasmanti, quelli che in questa città vengono ricordati ancora molto bene sono quelli che iniziano il 1° maggio 1988 quando la corazzata giallorossa sfida nell’ultima giornata il Raiano primo ad una sola lunghezza. Arriva la vittoria per 2-0, il trionfo in campionato e nel vecchio Comunale scatta la festa per la terza promozione in Serie D. Negli anni ’90, proprio quello stadio in cui tanti tifosi avevano riversato la loro passione, venne chiuso definitivamente e la squadra iniziò a giocare in una “casa” più innovativa ed ampia che riprenderà il nome del vecchio stadio. Seguirono
comunque 11 anni gloriosi in Serie D per la Sant ma poi anche alcune stagioni buie fecero scendere il team fino in Promozione.

La risalita

La risalita fu immediata verso l’Eccellenza mentre la quarta promozione in Serie D arrivò nell’annata 2005/06 con mister Cappellacci alla guida. L’annata più gloriosa per la Santegidiese fu quella in cui si sfiorò l’impresa di arrivare a giocare tra i professionisti. Si tratta della stagione 2009/10, annata in cui il team si diede battaglia fino alla fine con Chieti, L’Aquila e Atessa Val di
Sangro piazzandosi infine seconda in classifica
. Superata la Civitanovese e l’Atessa ai play-off grazie al miglior piazzamento, fu la sconfitta a Napoli contro il Pianura a costare la definitiva eliminazione per i giallorossi. L’ASD Santegidiese, dopo altri due anni in Serie D, retrocederà fino alla Promozione per poi scomparire definitivamente nel 2013. Finisce un’epoca ma non la storia. In realtà il calcio a Sant’Egidio era finito e sembrava non poter più tornare al blasone e alla caratura conquistata in precedenza. Un tunnel buio ed infinito che lasciava spazio a tristezza e rancore nel cuore dei tifosi. Qualcosa, anzi, qualcuno si stava però muovendo, cercando un modo per tornare in campo, ripartire e pensare ad un futuro roseo.

Il sale della società


Questi protagonisti sono tuttora il sale della società, le colonne portanti della dirigenza. I 20 ragazzi che militavano nei Giovanissimi ai tempi del fallimento rimasero fedeli ai colori giallorossi, ripartirono dalla Terza Categoria e sulla base di una nuova società nacque la Nuova Santegidiese.
Non fu solo una nuova società ma anche una nuova era, una nuova epoca ed un nuovo modo di pensare, basato sulla valorizzazione e la crescita dei giovani. Nell’anno della ripartenza vennero comunque create tre squadre tra settore giovanile e Prima Squadra. Nessuno se lo aspettava ma il calcio a Sant’Egidio stava tornando e contro ogni pronostico, i giallorossi vinsero tre campionati consecutivi (arrivando sino alla Promozione). Il 25 aprile 2018, battendo in finale il Casalbordino
(3-0) allo stadio Petruzzi di Città Sant’Angelo, la Sant si aggiudica la Coppa Italia di Promozione. Il
20 luglio 2021, il club giallorosso cambia ufficialmente denominazione e passa da ASD Nuova Santegidiese 1948 a Santegidiese 1948 SSD.
Da lì inizia una stagione tanto vincente quanto storica. La società giallorossa allestisce una rosa molto competitiva e si prepara a vivere un’annata indimenticabile per tutta la città vibratiana. È il 23 aprile 2022 quando a Morro D’Oro, la Sant batte 1-2 il Miano (con le reti di Di Giorgio e De Angelis) e conquista il campionato di Promozione (Girone B). Grazie a 20 vittorie, 6 pareggi e 0
sconfitte, la Santegidiese torna nel massimo campionato regionale dopo 9 lunghi anni. Il ritorno in
città da Morro D’Oro è epico:
il pullman dei calciatori viene accolto da centinaia di fumogeni e cori
dei tifosi santegidiesi. La festa ufficiale viene organizzata per il 1° maggio con lo Stadio Comunale
gremito. Inoltre, il 14 maggio, il club giallorosso alza al cielo anche la Coppa Mancini, triangolare
rivolto alle vincitrici dei tre gironi di Promozione (Union Fossacesia, Ovidiana Sulmona e
Santegidiese). E non finisce qui perchè il 28 maggio la Sant conquista anche la seconda Coppa
Italia di Promozione Abruzzo della sua storia, battendo 3-1 il Pucetta nella finale di Francavilla. I
giallorossi, vincendo tutto ciò che potevano vincere in questa annata, posizionano in bacheca un
fantastico “triplete”. Incredibile ed epico il record raggiunto! Al termine della stagione, la
Santegidiese 1948 SSD risulta l’unica squadra italiana, dalla Serie A alla Promozione, a vincere
tutte le competizioni (della stagione 2021/22) mantenendo l’imbattibilità in ogni gara disputata. Un

prestigioso ed indimenticabile risultato, che ha arricchito notevolmente una delle stagioni più
vincenti (forse la più vincente) nella storia del club.

Alle spalle del Teramo e magari alla pari con il Giulianova si colloca sicuramente la Santegidiese
tra le squadre teramane con più blasone, storia e risultati alle spalle. Basti pensare che nessuna
squadra della provincia di Teramo ha più partecipazioni in Serie D rispetto a quelle della Sant (23, a
pari merito con il Giulianova). Le partecipazioni in Eccellenza sono invece 8 di cui una vittoria del
campionato (2005/06). Storia, passione, trionfi, cocenti delusioni e incredibili rinascite: questo è il
calcio giallorosso che ha regalato spettacolo anche fuori regione per davvero tanti anni. Ora il club
milita in Eccellenza.

Damiano Mazzoni