Stadio della Roma a Pietralata si entra in una fase decisiva del dibattito, perché dopo il ricorso al TAR del Lazio contro la delibera della giunta Gualtieri che ha approvato la pubblica utilità sono arrivate le parole della famiglia Doria proprietaria di alcuni terreni e di quelli precedentemente espropriati per realizzare l’ormai defunto progetto SDO. Noi di TAG24 abbiamo partecipato alla presentazione del libro “Campioni” sulla Roma vincitrice dello scudetto 1983 e Svetlana Celli ha ribadito la posizione del Comune per il nuovo impianto.
Stadio della Roma a Pietralata, Svetlana Celli sottolinea nella video intervista che il progetto non è esecutivo
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Svetlana Celli è la presidente dell’Assemblea Capitolina che ha votato la pubblica utilità del nuovo stadio della Roma a Pietralata, che ora la giunta tutta deve difendere dalle ultime accuse provenienti dalla famiglia Doria: “Noi stiamo procedendo perché Roma Capitale ha dato il pubblico interesse ad un progetto non esecutivo ma iniziale, vigileremo per far si che questa diventi una grande opportunità. Valuteremo se ci sono le condizioni per andare avanti”, spiega a TAG24 facendo intravedere le prime ombre dopo gli ultimi mesi dove le risposte erano state molto più nette sull’argomento con lo stesso sindaco Gualtieri da indicare il 2024 come inizio dei lavori. Stessa linea è quella tenuta riguardo all’annunciato ricorso al TAR del comitato di quartiere Monti di Pietralata che protesta sulla costruzione dello stadio: “È un qualcosa di giuridico e vedremo cosa accadrà. Lo stadio è una grande opportunità sportiva, un progetto che non ha nulla di residenziale e che potrà anche incentivare altri giovani a diventare campioni”.
Cosa dice la famiglia Doria?
Marco Doria erede della casata Doria Pamphilj ha rilasciato un’intervista al Corriere della Città dove sottolineava come i terreni espropriati alla sua famiglia erano destinati a ben altro progetto:
.“Quei terreni ci sono stati espropriati più di 20 anni fa: l’ultimo esproprio risale al 2001 e fu fatto per ‘pubblica utilità’, per realizzare lo SDO, ovvero il Sistema Direzionale Orientale e per l’Università. Proprio perché il fine era questo, i terreni ci sono stati pagati una miseria rispetto il valore reale: 3,50 euro al metro quadro. Quindi che adesso ci si realizzi lo stadio non di certo la cosa corretta: il valore commerciale è sicuramente diverso. Lo stadio, infatti, sarà di proprietà privata. Neanche dell’As Roma, bensì degli americani, della famiglia Friedkin, che lo darà in affitto alla Roma. Ma cosa succederà se e quando gli americani si stuferanno e decideranno di vendere la squadra?”, poi stupisce con un’ulteriore rivelazione che farebbe aleggiare nuove ombre sul nuovo stadio della Roma a Pietralata “Già. Alcune particelle non ci sono state espropriate e sono nel bel mezzo dell’area dove vogliono costruire il nuovo stadio. Mia madre e i suoi fratelli sono ancora proprietari di alcuni terreni mai espropriati. Con un progetto commerciale come lo stadio il valore economico è di gran lunga superiore a quello stabilito all’epoca”.
La situazione si fa dunque sempre più ingarbugliata, con il Comune di Roma che si mostra meno deciso nelle risposte forse in attesa di chiarire ulteriori dettagli di una vicenda che rischia di portare ad un Tor di Valle bis per la società giallorossa.