Per l’Inter e Samir Handanovic è arrivato il momento di salutarsi. I nerazzurri sono pronti alla rivoluzione tra i pali, e oltre a Onana e Cordaz, ha lasciato il club dopo 11 anni anche lo storico capitano sloveno. A 39 anni, però, dopo aver lasciato l’Inter a causa della scadenza di contratto, Handanovic non si ritirerà. Lo ha annunciato in un post d’addio su Instagram, esprimendo anche la sua amarezza per aver lasciato il club.

Inter, Handanovic: “Continuerò a giocare”

L’Inter e Samir Handanovic si lasciano dopo 11 anni. L’ufficialità è arrivata nei giorni scorsi, con i nerazzurri che adesso sono pronti a una rivoluzione totale in porta. Ma c’è ancora tempo per salutare una bandiera come il portiere sloveno, che in un post sul suo profilo Instagram ha espresso le sue emozioni per questo addio: “Dopo 11 anni non so se riesco a descrivere tutto. Ci provo, perché sono amareggiato e triste ma nello stesso tempo felice di avere reso un sogno realtà per tanto tempo. L’Inter, lo stadio di San Siro, i tifosi e quel brivido quando lo stadio spinge mi mancheranno.
Ti insegnano e lasciano il segno, ti spiegano cosa sono passione e coraggio e perché ogni giorno bisogna sacrificarsi per provare certe emozioni.
Tante battaglie, sfide vinte e sfide perse, delusioni e gioia. Essere se stessi per me conta piu di tutto nel nostro mondo (calcistico intendo) degli ipocriti, ho cercato di essere uomo prima di calciatore”.

Proseguendo, Handanovic ha iniziato a omaggiare tutti i suoi ex compagni, allenatori e le persone che lo hanno affiancato: Ringrazio tutti. I compagni di tanti anni in nerazzurro, allenatori, staff, medici, fisioterapisti, magazzinieri tutti i collaboratori, i presidenti e i dirigenti di questi anni che sono stati così diversi, che ho vissuto in maniera così profonda e con un senso di appartenenza così forte da non poterlo immaginare prima.
Ringrazio il nostro angolo di magazzino dove si vincevano partite perse e festeggiavano quelle vinte, anche se tanti non capiranno mai.
Un ringraziamento speciale lo voglio dedicare alla Curva Nord. Oltre all’amore per questi colori ci ha accomunati il modo diretto, pratico, onesto e coerente di vedere il calcio che non è quello di parole e chiacchiere. L’attitudine. Perché ho sempre avuta chiara in me la consapevolezza della differenza e del differente rispetto che merita chi paga per giudicare e commentare, anche sbagliando, e chi per farlo, nei diversi modi possibili, viene pagato”.

E infine, un saluto finale, annunciando che la sua carriera non terminerà qui, ma continuerà a giocare in altre squadre: “Quanto orgoglio avere indossato questa maglia e questa fascia. Ho vissuto questo privilegio dando sempre il massimo. Cercherò di giocare ancora qualche anno, questo è un arrivederci ma resterò sempre uno di NOI. Grazie”.