Proroga versamenti imposte dal 20 luglio al 21 agosto? C’è la proposta, ma si dovrà pagare la maggiorazione dello 0,40%. A partire dalla seconda metà di luglio, infatti, ci troviamo di fronte a un’impennata di scadenze fiscali, un evento critico che risuona in tutto il settore economico del Paese. Tra gli eventi più rilevanti, si segnala la scadenza del 20 luglio, che riguarda il saldo e l’acconto Irpef, posticipati rispetto alla normale scadenza del 30 giugno. Nel corso del mese, si susseguono poi le canoniche scadenze IVA e altri adempimenti periodici.
Proroga versamenti imposte al 21 agosto: il governo ci pensa
Allo stesso tempo, si registra una pressante richiesta di ulteriore proroga delle scadenze fiscali, con l’aggiunta dello 0,40% di maggiorazione, al 21 agosto 2023, per le Partite IVA che già beneficiano del rinvio al 20 luglio. In parallelo, si discute di una seconda proroga con una data di scadenza fissata per il 21 agosto 2023 per i pagamenti con un aumento dello 0,40%.
Tra le scadenze più pressanti, si segnala che entro il 20 luglio, i contribuenti per i quali è prevista la proroga, devono effettuare il saldo Irpef 2022 e l’acconto 2023. Tale impegno riguarda in particolare le Partite IVA e i lavoratori autonomi soggetti agli ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale).
Il governo ha quindi accolto con interesse la proposta di proroga della scadenza delle imposte sui redditi al 21 agosto 2023. Questa novità è stata inserita nel dibattito alla Camera per l’approvazione della legge delega in materia di riforma fiscale. Tale iniziativa rappresenta un’ulteriore apertura verso le richieste di commercialisti e imprese, ma la strada verso la realizzazione effettiva di questa proroga sembra ancora lunga e piena di incertezze, soprattutto perché la questione si ripete ogni anno e forse servirebbe un intervento strutturale.
Le scadenze fiscali ordinarie: appuntamenti fissi nel calendario fiscale
Oltre alle date specifiche legate alla proroga, ci sono le consuete scadenze di metà mese per le Partite IVA. Il 17 luglio, infatti, si segnalano il versamento dell’IVA mensile e quella derivante dallo split payment, la trasmissione della dichiarazione trimestrale IVA MOSS, e la Tobin Tax. Il 31 luglio, invece, ci sono diverse scadenze, tra cui il saldo 2022 e il primo acconto 2023 della cedolare secca, il saldo IVA 2022 derivante dalla dichiarazione IVA annuale, maggiorato dello 0,40% IVA, e le scadenze relative agli immobili e alle attività finanziarie detenute all’estero (IVIE e IVAFE).
Proroga del versamento delle imposte al 21 agosto 2023: chi riguarda e conseguenze
Se il Governo decidesse di modificare ulteriormente i termini di versamento del saldo e del primo acconto delle imposte sui redditi, cosa cambierebbe per i contribuenti? In primo luogo, la nuova proroga dei pagamenti riguarderebbe esclusivamente le Partite IVA e i soggetti già beneficiari del rinvio dei termini dal 30 giugno al 20 luglio.
Per la comunità dei commercialisti, l’ordine del giorno è considerato un significativo passo avanti. Questa proroga permetterebbe infatti di alleggerire il carico di lavoro in un periodo particolarmente intenso, e di concedere ai propri clienti un maggiore lasso di tempo per organizzare la propria situazione finanziaria.
Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale dei Commercialisti, ha accolto bene l’ordine del giorno per la proroga delle scadenze fiscali relative ai versamenti:
Si tratta di un passo in avanti, perché impegna il governo a occuparsi di una questione che non sembra essere più sul tavolo delle urgenze, ma riguarda invece centinaia di migliaia di imprese e cittadini. Questo provvedimento andrebbe a rappresentare anche un importante passo in avanti verso una maggiore semplificazione per gli operatori del settore.
È altresì fondamentale intervenire con urgenza, come ha sottolineato il presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Marco De Lise, secondo il quale bisognerebbe intervenire prima e non dopo le scadenze già fissate.