L’aspartame è uno dei dolcificanti più utilizzati. Dalle bibite ai prodotti da forno. Precisamente di cosa si tratta? In quali cibi possiamo trovarlo? E, soprattutto quali sono le pericolosità del suo utilizzo sulla salute?

Scopriamo i dettagli nell’articolo.

Cos’è l’aspartame?

L’aspartame si trova nell’elenco degli ingredienti con l’abbreviazione E 951. Ha quasi le stesse calorie dello zucchero, ma è 200 volte più dolce, quindi ne serve pochissimo per dolcificare.

Gli alimenti dolcificati con aspartame al posto dello zucchero hanno un contenuto energetico notevolmente inferiore e sono quindi utilizzati per diete ipocaloriche e per diabetici.

Il chimico americano James Schlatter scoprì accidentalmente l’asparatam nel 1965 mentre lavorava a un farmaco antiulcera. Tuttavia, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti non ha approvato il dolcificante fino agli anni ’80.

Viene utilizzato principalmente in bibite (come la Coca Cola zero) marmellate, gomme da masticare, latticini, dessert.

E l’aspartame è contenuto tra gli ingredienti dei vari dolcificanti artificiali in commercio, utilizzati ad esempio per il caffè o per i dolci fatti in casa. Non viene utilizzato nei prodotti da forno perché non è resistente al calore. Si decompone al di sopra di una temperatura di 200 °C.

Si parla di un suo possibile effetto cancerogeno da molto tempo, fino a quando l’OMS non lo ha dichiarato “Possibilmente cancerogeno”.

L’aspartame è davvero cancerogeno?

Secondo l’OMS ci sono alcune probabilità che un’alta quantità di aspartame possa diventare pericoloso per la salute. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) attualmente classifica l’aspartame come sicuro per il consumo umano entro certi limiti sulla base di dettagliate valutazioni di sicurezza. La dose consentita nell’UE è di 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno.

Il dolcificante è totalmente vietato solo a coloro che hanno una malattia metabolica chiamata fenilchetonuria. Per essere effettivamente a rischio, un adulto di 60 chili dovrebbe bere tra le 12 e le 36 lattine di bibita dietetica con aspartame ogni giorno.

Il sospetto riguardante il rischio di cancro, è esistito per molto tempo, ma non è stato chiaramente confermato dagli studi. I tre nuovi studi condotti su esseri umani, utilizzati come base dall’IARC, hanno un significato limitato.

Negli studi condotti sugli animali, sono emerse indicazioni di un possibile rischio di cancro con dosi estremamente elevate di dolcificanti. Ma tali dosi non sono affatto comuni nel consumo umano o sono sproporzionatamente elevate, quindi non è stato possibile ottenere indicazioni dirette per l’uomo.

Va da sé che una compressina di aspartame nel caffè non dovrebbe causare alcun male.

Perché l’OMS considera l’aspartame “possibilmente cancerogeno”?

I dolcificanti artificiali sono stati a lungo sospettati di essere malsani e non sono adatti nemmeno per perdere peso, perché non rilasciano gli ormoni della sazietà. Ciò significa che non si attiva nemmeno la sensazione di ricompensa e si tende a mangiare di più.

Alcuni esperti presumono anche che il consumo di dolcificanti artificiali potrebbe addirittura modificare il microbioma intestinale.

Dolcificanti naturali

Idealmente, se vuoi andare sul sicuro, dovresti evitare completamente l’aspartame e altri dolcificanti artificiali. Ricorda che nei cibi e bibite l’aspartame si nasconde dietro l’abbreviazione E 951.

Al posto dello zucchero e dell’aspartame, potresti utilizzare: miele, sciroppo d’agave, sciroppo d’acero e zucchero di fiori di cocco sono ottimi nel tè, ma anche nei dolci come il budino alla vaniglia, la crema, le torte.