L’annegamento e il quasi annegamento non sono eventi rari come si potrebbe pensare, neanche in età adulta. Le possibili cause possono essere incidenti durante il nuoto con conseguenti lesioni, spossatezza o improvvisi malori in acqua.
Questa emergenza rappresenta una vera e propria corsa contro il tempo, poiché rimanere a galla diventa quasi impossibile dopo pochi minuti. A seconda delle circostanze, la persona coinvolta può morire istantaneamente. L’arresto cardiaco può verificarsi già dopo quattro o cinque minuti sott’acqua a causa della mancanza di ossigeno.
Pertanto, è essenziale fornire aiuto immediato e agire tempestivamente. Vediamo come.
Come riconoscere un annegamento?
Riconoscere un’emergenza di annegamento non è sempre facile, specialmente a distanza. Uno dei possibili segnali è la posizione della testa. Di solito è estremamente allungata in modo che la bocca e il naso rimangano sopra l’acqua il più possibile. Il corpo assume tipicamente una posizione verticale od obliqua.
La persona può anche tentare di respirare in modo affannoso e agitare le braccia in modo disordinato sull’acqua. I movimenti delle gambe di solito non sono evidenti.
Tuttavia, ci sono fattori che possono rendere più difficile riconoscere la situazione di pericolo:
- La lotta per la sopravvivenza impedisce alla persona che sta annegando di richiedere attivamente aiuto.
- I neonati, che non sanno nuotare, non sono in grado di mantenere la bocca e il naso sopra la superficie dell’acqua nella loro lotta contro l’annegamento.
- A volte la situazione può sembrare giocosa. Soprattutto con bambini più grandi.
È importante prestare attenzione ai minimi segnali di sospetto e agire prontamente.
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Qual è il primo soccorso in caso di annegamento
La persona che sta annegando deve essere soccorsa il più rapidamente possibile. Soprattutto nei casi di evidente incoscienza, poiché una rianimazione efficace è possibile solo a bordo di una barca o a terra.
ATTENZIONE: salvare una persona che sta annegando, senza sapere come fare, può essere molto pericoloso per la tua stessa vita.
Ecco come procedere:
- Stai calmo.
- Chiama immediatamente il numero di emergenza 118 o 112 e richiama l’attenzione di altre persone.
- Utilizza un giubbotto di salvataggio, un salvagente o altri oggetti galleggianti. Questi non sono solo adatti al soccorso, ma anche alla “difesa”. Gli annegati si fanno prendere dal panico e tendono ad aggrapparsi a qualsiasi cosa, compreso il soccorritore. Questo può metterti in pericolo!
- Se non puoi usare alcun oggetto: prova a nuotare verso la persona da dietro in modo che abbia meno possibilità di aggrapparsi a te.
- Valuta correttamente la tua condizione e non esaurire tutte le forze.
- Mentre porti la persona a riva, cerca di tenere la testa sopra l’acqua.
- Dopo che la persona è stata portata a riva, controlla se è cosciente e se respira.
- Se è presente una respirazione normale: posizionare la persona interessata in una posizione laterale stabile e aspettare i soccorritori.
- Se manca il respiro iniziare immediatamente il primo soccorso: 30x massaggi cardiaci, 2 respirazioni bocca a bocca. Ripeti l’operazione finché non arrivano i servizi di emergenza o la persona mostra segni di vita. Assicurati che qualcuno ti aiuti e fai a turno.
Anche se la persona in pericolo è stata salvata, deve essere comunque portata in ospedale per i controlli del caso. Potrebbero esserci dei danni non visibili, ai polmoni, per esempio.
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