Il sostegno di Wagner alla Russia nella guerra in Ucraina “non è significativo”. Lo afferma il Pentagono, che in un certo senso dà credito all’ipotesi che i mercenari siano stati messi alla porta dopo l’ammutinamento. A rivelarlo è l’addetto stampa del Pentagono Pat Ryder in conferenza stampa.
Un’eventualità confermata dallo stesso Vladimir Putin. Rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se la milizia rimarrà come unità da combattimento, lo zar ha rivelato che la Wagner “semplicemente non esiste“.
Dopo aver ricoperto un ruolo chiave nell’invasione, il gruppo armato si è reso protagonista del noto ammutinamento, guidato dal leader Yevgeny Prigozhin. Una ribellione che si è poi interrotta sul più bello, con il fondatore di Wagner che si è presto arreso.
Non si sa dove si trovi ora Prigozhin di preciso, anche se dagli Usa ipotizzano che, dopo un accordo con il Cremlino, l’ex cuoco di Putin sia in esilio in Bielorussia.
Cessa il sostegno di Wagner alla guerra in Ucraina: i mercenari cedono equipaggiamento all’esercito russo
Ancora nebuloso, spiega il Pentagono, l’accordo che ha posto fine al tentativo di rivolta di Wagner. Dal Cremlino sono giunte conferme sul presunto incontro tra Vladimir Putin e Prigozhin a Mosca, risalente a pochi giorni dopo l’ammutinamento.
Tra i frutti di questo faccia a faccia potrebbe esserci la decisione di Wagner di consegnare più di 2.000 pezzi di equipaggiamento militare, inclusi i carri armati, all’esercito russo.
Per non farsi cogliere impreparate, nel frattempo, le forze armate di Kiev stanno fortificando il confine settentrionale del Paese. Proprio a nord l’Ucraina confina con la Bielorussia e la Russia. L’obiettivo è quello di “prevenire l’invasione di gruppi di sabotatori nemici e l’attraversamento del confine da parte di veicoli blindati”. La Cnn sottolinea che il Paese invaso stia continuando ad invitare i civili che vivono ancora vicino al confine ad un’evacuazione verso mete più sicure.
Secondo l’emittente statunitense, solo negli ultimi 10 giorni, i militari ucraini hanno installato 30 campi minati e barriere anticarro, utilizzando più di 5.800 mine. Sono sorti circa 5.000 metri di trincee e 6.500 metri di fossati anticarro.
Intanto, la controffensiva delle forze ucraine prosegue: è quanto emerge dal report dell’Istituto per lo studio della guerra (ISW), nella sua valutazione più recente.
Le forze ucraine hanno continuato le operazioni di controffensiva e hanno ottenuto alcuni guadagni in almeno tre settori delle linee del fronte, tra cui nell’Oblast di Zaporizhia occidentale e intorno a Bakhmut a partire dal 13 luglio.
Zelensky: “Già impossibile Nato senza Ucraina”
Dopo essersi detto “grato per l’appoggio occidentale“, Volodymyr Zelensky si prepara al prossimo vertice Nato. Il presidente ucraino ha riferito di aver tenuto una riunione “sui risultati di Vilnius”, insieme al “nostro team di esperti”.
Ci stiamo preparando a firmare accordi con i partner sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina sulla strada verso la Nato. Stiamo preparando le basi per il prossimo vertice a Washington.
Secondo Zelensky “è già impossibile immaginare la Nato senza l’Ucraina”. Il prossimo passo è quello di aggiungere “costantemente più forza alla nostra cooperazione”.