Non si punta solo ai calciatori, l’Arabia Saudita vuole colonizzare il calcio europeo e adesso vuole un nuovo top club dei cinque maggiori. Il fondo PIF, nel dettaglio, dopo aver acquisito il Newcastle nel 2021, intende investire ancora per comprare un’altra squadra. I divieti imposti dai regolamenti UEFA rispetto alle multiproprietà, frenavano l’avanzata saudita. Ma la decisione di ammettere due club con la stessa proprietà anche alle manifestazioni internazionali, rispettando ovviamente i limiti imposti dal massimo organo del calcio europeo, cambia le carte in tavola.

PIF vuole un club europeo

La crescita esponenziale e l’importanza dell’Arabia Saudita nel mondo del calcio non intende fermarsi. Non passa neanche un giorno, da quando si è aperto il calciomercato, in cui è possibile parlare di trasferimenti e offerte senza menzionare la Saudi Pro League. Un fenomeno in ascesa, difficile da fermare. Il progetto è chiaro, la volontà è quella di acquistare campioni, calciatori di caratura internazionale, conosciuti in tutto il mondo, per aumentare il prestigio e la competitività di un campionato fino a poco tempo fa sconosciuto. Cristiano Ronaldo non ha fatto altro che spianare la strada, ma quello di questa sessione di mercato è un esodo senza precedenti. Dal trasferimento di Benzema in poi, Pallone d’oro in carica, è stato chiaro che tutto sarebbe stato possibile. E allora via. Uno dopo l’altro, senza neanche il tempo di ufficializzare la trattativa precedente si apre quella successiva. E non c’è distinzione, dei cinque massimi campionati europei vanno bene tutti, o quasi.

Eppure dall’Arabia Saudita fanno sapere di non volersi accontentare solo di acquistare calciatori per la Saudi Pro League. L’idea infatti è anche quella di colonizzare il calcio europeo. È in questo senso che il Public Investment Fund, ovvero il fondo PIF, ha dichiarato di voler continuare la sua espansione. Dopo l’acquisto del Newcastle in Premier League, adesso è pronto per un altro obiettivo. Secondo quanto riportato da Bloomberg, dopo un periodo di riflessioni ora è sempre più concreta l’ipotesi di acquistare una società presente in una delle cinque maggiori leghe europee: Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1. Un’espansione dirompente che preoccupa gli appassionati e affascina chi ne viene toccato.

Cosa è cambiato?

Il progetto iniziale del PIF, prevedeva, dopo l’acquisizione del Newcastle nel 2021, altri possibili investimenti in club più piccoli, andando a costruire una sorta di galassia ricca di satelliti intorno al club di Premier League. Fino a poco tempo fa infatti, a frenare questa possibilità, ci aveva pensato una regola UEFA che non ammetteva a competizioni internazionali club appartenenti alla stessa proprietà. Il discorso che ha coinvolto Tolosa e Milan, invece, ha rappresentato una svolta epocale rispetto al concetto di multiproprietà nel mondo del calcio. Tramite una serie di accorgimenti e condizioni da rispettare, infatti, l’UEFA ha deciso di ammettere entrambi i club alle Coppe, purché dimostrino di avere due management diversi e indipendenti fra di loro, e si impegnino a osservare i limiti decisi dal massimo organo del calcio europeo.

Questa decisione e questa apertura, che favoriscono le multiproprietà, hanno dato il via a una possibilità concreta, da parte del fondo PIF, di investire ancora in uno dei cinque campionati europei più importanti. Dopo il Newcastle, comprato per oltre 300 milioni di sterline, adesso su chi staranno puntando gli occhi? Al momento non è dato sapere, le valutazioni sono in corso. Ma per potersi muovere rapidamente, nel corso del 2022, PIF ha istituito la Sports Investment Company. Si tratta di una società consociata, interamente controllata per investire nello sport a livello internazionale e all’interno dell’Arabia Saudita.