L’ex agente di Marco Verratti parla del Psg e non usa parola dolci. Secondo quanto raccontato da Donato di Campli i parigini terrebbero “imprigionati” i loro giocatori. L’ex agente racconta anche di un retroscena su un possibile trasferimento del centrocampista italiano qualche anno fa.

L’ex agente di Verratti contro il Psg

Una prigione dorata. Così Di Campli, artefice del trasferimento di Verratti in Francia, definisce il Paris Saint Germain: secondo l’ex agente del centrocampista azzurro il club non rispetterebbe mai le decisioni dei propri tesserati ma imporrebbe loro le condizioni che meglio crede. L’ex agente definisce la squadra francese una vera e propria prigione all’interno della quale vengono fatti ricatti.

Verratti vicino all’addio sei anni fa?

Marco Verratti festeggerà il suo undicesimo anno al Psg a breve e sembra destinato a chiudere la sua carriera con la squadra capitolina francese ma non è sempre stato un rapporto amichevole. Di Campli racconta che nel 2017 Verratti voleva andare al Barcellona ma allo sceicco non piacque l’idea di perdere il suo centrocampista:

“Sono sicuro che Marco aveva paura, non lo ammetterà, ma è così. Se vai contro di loro si trasforma in qualcosa di personale, Bartomeu continuava a chiamare Al Khelaifi ma lui non ha mai risposto neanche al telefono”

La polemica nei confronti del Psg continua nell’intervista: il club è accusato di non avere anima e di essere attaccato solamente al denaro, mezzo con il quale gli sceicchi proprietari della squadra “pensano di usare per risolvere tutto“.

Il mal di pancia di Mbappé

Se si parla di Psg non si può evitare lo scomodo argomento Mbappè. L’attaccante francese non nasconde il suo malumore e sembra da tanto tempo promesso sposo del Real Madrid: un matrimonio che puntualmente salta e vede il giocatore rinnovare la sua permanenza a Parigi seppure con poca gioia. Di Campli ha commentato così la vicenda Mbappé:

“Mbappé? Per il Psg è già una questione di immagine. L’anno scorso hanno usato addirittura Macron per persuadere il calciatore e impedirgli di firmare con il Real Madrid. Questo è anche quello che intendo quando parlo di atteggiamenti di ricatto. Ora Mbappé sembra avere il sopravvento, ma la mia esperienza mi dice che il club sparerà tutti i proiettili affinché la sua posizione prevalga”

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