Scrivere tutti gli epiteti, e i cori, che teramani e giuliesi si lanciano durante le partite sarebbe impossibile. I riferimenti al mare e alla montagna, luoghi divisivi, che aumentano la rivalità, sono continui e sempre presenti. La rivalità tra le due realtà calcistiche è datata. Il “Giulianova Calcio”, nato nel 1924 è stato rifondato due volte (nel 2012 e nel 2016), a causa di due fallimenti societari. La casa giallorossa è il “Rubens Fadini”, stadio che ospita fino a 4347 spettatori. Si contano 43 stagioni di calcio professionistico in cui si evidenziano le annate 1996/97 e 1998/99, in cui la squadra giuliese ha giocato i play-off per la Serie B. Fino alla stagione 2018/19, il Giulianova era tra i primi 100 club del ranking nazionale calcistico. Ora però la situazione è ben diversa e dopo alcuni anni difficili il club giallorosso non si è riscritto in Serie D. Infatti, nell’estate del 2021, dopo la salvezza in D, c’è stato un cambio di società, anzi, uno “scambio” di categoria con il Nereto. Quindi il Giulianova ha preso il posto del Nereto in Eccellenza e l’ex presidente giallorosso (Luciano Bartolini) è diventato il nuovo patron dei vibratiani. Ora, la società giallorossa vive un ottimo momento e in città è tornato l’entusiasmo di un tempo.
Teramo e Giulianova: perché il 1913 è un anno importante per i teramani?
Il “Teramo Calcio 1913”, invece, nasce nel 1929 ma tradizionalmente la sua fondazione viene fatta risalire al 1913. Nel 2008 la società è fallita e la squadra è ripartita dal campionato di Promozione. I biancorossi, fino alla stagione 2021/22, hanno giocato al “Gaetano Bonolis” che contiene 7498 spettatori. Lo stadio storico della città è il “Comunale di Teramo” che ha perso le sue sembianze originali. La società ha principalmente militato in Serie C, con più annate in C2 che in C1. La Serie B venne conquistata nel 2015 al termine di un incredibile campionato contro un’altra eterna rivale, l’Ascoli Calcio. Tale trionfo però, non valse a nulla perché nella penultima giornata i biancorossi concordarono il risultato con il Savona per ottenere la promozione diretta, prima dello scontro finale in casa dell’Ascoli. Infatti, al termine di un’inchiesta e di alcune intercettazioni venne fuori questo illecito sportivo e, oltre a non essere promossi in B, i biancorossi presero 6 punti di penalizzazione nel successivo campionato. La festa della promozione teramana e il successivo scandalo hanno acuito enormemente gli sfottò dei tifosi giuliesi ai danni di quelli teramani, che giustamente non hanno mai reputato questo sfottò giusto dato che è stata un’azione non sportiva a negare la promozione nel secondo campionato d’Italia.
Teramo e Giulianova, due squadre che non si scontrano dal 2007. Grande attesa per il derby della prossima stagione
Il Teramo è rimasto poi in Serie C fino alla stagione 2021/22. Nella difficile e complicata estate del 2022 la società dei fratelli Ciaccia e dell’ex presidente Iachini non riesce ad iscrivere il Teramo in C a causa della mancanza dell’indice di liquidità. Ripartirà così dalla Promozione con la nuova denominazione “Città di Teramo”. Dall’altra parte c’è il Giulianova che ora lotta nelle zone alte della classifica di Eccellenza. Le mediocri prestazioni giallorosse negli ultimi anni di D hanno elevato diverse contestazioni da parte della tifoseria verso la ex società e di conseguenza i teramani hanno risposto inviando i soliti sfottò a distanza. Le due compagini non si scontrano dal lontano 22 agosto 2007 in una partita finita 1-0 a favore dei teramani. Sono passati 16 anni ma nella prossima stagione, dopo tanta attesa, tornerà uno dei derby più attesi del centro Italia. Sicuramente, entrambe le tifoserie non aspettano altro.