Hollywood si prepara al primo sciopero degli attori in più di 40 anni, che si uniranno così agli sceneggiatori in agitazione da maggio. La trattativa tra il sindacato Sag-Aftra e gli studios di Hollywood si è infatti conclusa senza raggiungere alcun accordo nella notte tra il 12 e il 13 luglio. A comunicarlo è la stessa organizzazione sindacale che ha sottolineato come, dopo 4 settimane di trattative, non ci sia stata la disponibilità, da parte dei produttori, per un accordo “equo”.

Sciopero degli attori di Hollywood: le richieste del sindacato

Il sindacato degli attori, che riunisce tipo 160mila artisti tra cui anche star di prim’ordine e il cui presidente è Fran Drescher, celebre protagonista della serie Tv “La tata”, ha spiegato l’accaduto in un comunicato:

Dopo più di quattro settimane di negoziati, l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), che rappresenta i principali studi di produzione e di streaming- tra cui Amazon, Apple, Disney, NBCUniversal, Netflix, Paramount, Sony e Warner Bros Discovery- non si è resa disponibile a offrire un accordo equo. Per questo motivo, stamattina abbiamo convocato una riunione con il nostro consiglio nazionale per votare un’ordinanza di sciopero.

L’organizzazione deciderà quindi per lo sciopero nella mattinata del 13 luglio (ora locale), voto che però a questo punto sembra solo una formalità. Le richieste avanzate dal sindacato riguardano una retribuzione migliore, nonché delle garanzie contro l’utilizzo futuro dell’intelligenza artificiale in televisione: proposte che non sono state accolte.

Questa doppia protesta di attori e sceneggiatori è una circostanza che non si verifica a Hollywood dal 1960. All’epoca, a capo dell’ordine degli attori-che si chiamava Screen Actors Guild- c’era Ronald Reagan, futuro presidente. La conseguenza sarebbe lo stop a quasi tutte le produzioni, sia cinematografiche che televisive, negli Stati Uniti.

Gli studios: “Una scelta del sindacato”

L’Alliance of Motion Picture and Television Producers ha diffuso una comunicazione in cui evidenzia “la delusione” per la decisione del sindacato degli attori, che non avrebbe accettato le loro offerte:

Hanno respinto la nostra offerta di un aumento storico dello stipendio minimo e dei diritti d’autore, tetti molto più alti ai contributi pensionistici e sanitari e una protezione rivoluzionaria dall’intelligenza artificiale.

Matt Damon: “Sciopero importante”

Tra i tanti volti famosi di Hollywood impegnati in questa protesta c’è anche l’attore Matt Damon. A SkyNews ha evidenziato come questo sciopero all’orizzonte sia “incredibilmente importante”. L’interprete di tanti film di successo ha inoltre spiegato che i lavoratori del settore devono avere contratti giusti e dignitosi, per avere la possibilità di sopravvivere.

Tutti sperano che non avvenga, nessuno vuole uno stop, è doloroso per tutti ma bisogna lavorare sulle richieste

ha spiegato.

Lo sciopero potrebbe creare problemi alle produzioni, nonché alla cerimonia degli Emmy Awards, le cui nomination sono state rese note ieri 12 luglio. Tra i candidati al prestigioso premio anche Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco per le loro interpretazioni in The White Lotus.

Incertezza anche sulla presenza a Londra degli attori protagonisti del film Oppenheimer di Cristopher Nolan, di cui stasera è in programma la premiere: Cillian Murphy, Robert Downey Jr. Matt Damon, Emily Blunt e Florence Pugh.