Ci sarebbero ancora delle “zone d’ombra da chiarire” sull’incidente che a Santo Stefano di Cadore ha strappato alla vita tre componenti di una famiglia originaria del Veneziano: un bimbo di due anni, Mattia, il papà Marco Antoniello e la nonna, Maria Grazia. Per i fatti, risalenti al 6 luglio scorso, è stata fermata la 31enne tedesca Angelika Hutter, ricoverata nel reparto psichiatria dell’ospedale di Venezia, dove è piantonata h24. La sua difesa starebbe valutando di sottoporla a una perizia psichiatrica per capire se fosse o meno capace di intendere e di volere quando ha travolto con l’auto le vittime.
Angelika Hutter resta ricoverata in psichiatria: le ultime notizie sull’incidente di Santo Stefano di Cadore
La donna si trovava a bordo dell’Audi A3 del padre (quella che in un primo tempo si era pensato potesse aver preso a noleggio) e viaggiava a una velocità di almeno 80 chilometri orari quando, lo scorso 6 luglio, ha perso il controllo della vettura, finendo fuori strada in un tratto in cui la velocità massima consentita è di 50, centrando in pieno le tre vittime. Due, a causa del violento impatto, erano morte sul colpo, dopo essere state sbalzate per decine di metri. Da allora agli inquirenti che l’hanno tratta in arresto continua a ripetere di trovarsi “in un baratro” e di non riuscire a ricordare quanto è accaduto.
Secondo la Procura che si sta occupando del caso è probabile che si sia distratta mentre era alla guida perché si trovava in uno stato d’ira, non si sa dovuto a cosa. Si esclude, di conseguenza, che possa aver compiuto un gesto volontario, dopo una lite, come avevano ipotizzato alcuni. Lo psichiatra Tullio Franceschini fa sapere che
potrebbe avere dei problemi psichiatrici. Potrebbe essere un caso di innalzamento del tono dell’umore o una dissociazione dalla realtà.
Per capire se possa essere la strada giusta da seguire, nei prossimi giorni gli inquirenti passeranno al vaglio le sue cartelle mediche per ricostruire il suo passato clinico ed eventuali ricoveri in Germania. Stando a quanto ricostruito finora, sembra che stesse attraversando un periodo particolarmente difficile e che, già da un po’, mangiasse e dormisse nell’auto con cui ha travolto la famiglia veneziana.
L’importanza della sua testimonianza
È importante che la Hutter ci spieghi cosa è successo,
ha dichiarato il procuratore di Belluno, Paolo Luca, parlando degli interrogativi rimasti aperti. La speranza è che la donna possa presto parlare e fare luce sull’accaduto. Importante sarà il ruolo del fratello, Martin, in viaggio dalla Baviera verso il Bellunese. Forse vedendolo Angelika potrebbe tornare in sé ed aprirsi, spiegando, ad esempio, se sul suo gesto abbia pesato quanto accaduto ad ottobre 2022, quando ci sarebbe stata un’operazione di polizia a casa dei suoi genitori. A riportarlo è il quotidiano tedesco Bild, che ha raccolto le testimonianze di alcuni vicini di casa. Per ciò che ha fatto la 31enne rischia dai 2 ai 7 anni di carcere, con eventuali aumenti legati al numero delle vittime e alla velocità.
I funerali delle vittime
Mentre le indagini proseguono senza sosta, nella giornata di domani, 14 luglio, si terranno, intanto, i funerali delle tre vittime. Sono in programma per le ore 10.30 presso la chiesa di Sant’Andrea in via Altinia, a Favaro Veneto. Per l’occasione il sindaco, Marco Bellato, ha proclamato il lutto cittadino. Ma la celebrazione sarà riservata prioritariamente ai parenti e agli amici più intimi, oltre che a una rappresentanza dei Comuni adiacenti.
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