Il nostro sistema bancario “non è a rischio”, lo ha riferito in un’intervista al programma su Skey24 Start, il governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Buona salute per le banche, in crisi tutto il resto
Per il governatore il sistema bancario italiano ha retto. Ma a fronte di quale conseguenza?
Nonostante l’aumento dei tassi voluto dalla BCE, Visco ha spiegato come sia fondamentale mettere sul piatto un’altra serie di misure che aiutino a passare indenne la tempesta inflazionistica.
“Solo un terzo dei mutui è a tasso variabile, vi sono una serie di misure in corso che aiuteranno coloro che avranno più difficoltà, non c’è un problema sistemico. Noi abbiamo una grande forza in questo Paese che non è riconosciuta, un debito molto basso delle famiglie, è il più basso d’Europa”
Non è solo il tasso fisso a tenere a galla i mutui delle famiglie italiane ma anche un basso debito privato se messo a confronto con le altre economie avanzate dove l’indebitamento privato è funzionale all’alta capacità di consumo.
L’orientamento generale resta restrittivo
Per il governatore prima che si possa trovare il modo per frenare i tassi è fondamentale che questo livello di stabilità si mantenga per un po’, altrimenti potrebbe essere controproducente azzardare un ribasso senza che ci sai una stabilità accertata.
“Una volta che abbiamo raggiunto il livello corretto, bisogna mantenerlo per un po’ e non credo che siamo molto lontani. Sicuramente c’è una possibilità che la frenata avvenga per la fine del 2023. Ritengo giusto tenere un orientamento restrittivo per tornare a prezzi stabili ma bisogna essere attenti e cauti”.
Ma l’inflazione non cala e se continua così, la governatrice Lagarde difficilmente farà un passo indietro. E quel “sicuramente” riferito a un possibile pausa al rialzo dei tassi di fine anno sembra più un’azione alla ‘Ponzio Pilato’ che una previsione.
Infatti, semmai non ci fossero ribassi o frenate, non sarà certo Visco a risponderne. La sua carica scade a novembre, saranno beghe del dottor Panetta.
Tuttavia, il numero uno di Bankitalia ha ricordato che le decisioni sui tassi sono prese volta per volta a ogni riunione. Quindi niente di preoccupante, i banchieri sanno sempre dove convogliare gli interessi per smuovere le acque. Perché le azioni di politica monetaria sono operazioni delicate che necessitano di tempo perché gli effetti si notino nel tempo.