Un paragone troppo grande, che fa piacere ma che sicuramente è pesante da portare sulle spalle: in una recente intervista Sinner ha parlato di un confronto di gioco tra lui e Agassi, 8 titoli Slam e medaglia d’oro ai giochi olimpici del 1996, oltre che numero uno del ranking ATP per molte settimane.
Sinner ha commentato così sulle somiglianze tra lui e il campione americano.
Tra l’altro Darren Cahill era il suo allenatore… diciamo che a un certo punto abbiamo anche guardato il rovescio di Agassi. Sapeva fare tutto con quel colpo, lo abbiamo fatto prima del Roland Garros. È un paragone troppo impegnativo. Lui è di un altro livello, anche se forse c’è qualche somiglianza. Posso imparare tante cose da questi giocatori. È un traguardo che ripaga i tanti sacrifici, sono contento. Ora riposerò e poi andrò in campo con la giusta mentalità, cercando di godermi una delle partite più importanti della carriera.
La semifinale con Djokovic
Ora un po’ di riposo per l’atleta di San Candido dopo la prima finale di uno Slam conquistata in carriera che fa sorridere l’azzurro. Jannik venerdì affronterà Novak Djokovic, in una che può essere tranquillamente definita missione quasi impossibile.
Prima della gara Sinner ha raccontato un aneddoto curioso sulle sue abitudini e sulla routine che riesce anche a mantenere prima delle gare.
Sono molto fortunato perché riesco a dormire davvero tanto, se non mi metto la sveglia posso andare avanti fino a mezzogiorno. È una cosa buona perché dormire alla fine è il recupero migliore. Posso dirvi che cucinerò la sera prima della partita, perché abbiamo sempre fatto così fin qui e porta abbastanza bene. Una bella pasta al pomodoro (sorridendo). L’approccio sarà sempre uguale comunque, mi concentrerò i 10-15 minuti prima di entrare in campo. Verrò qui a fare il mio riscaldamento, toccare qualche palla. Non cambia nulla