Massimo Di Cataldo 30 anni di carriera e tante storie da raccontare. Da quel lontano 1993 di successi e concerti ne sono passati tanti e ora il cantautore romano fa il punto della situazione con un album intitolato “30 anni insieme”. Gli alti e i bassi, i dualismi con i colleghi, la voglia di lavorare per il futuro l’artista che cantò hit come “Che sarà di me” e “Se adesso te ne vai” li ha raccontati in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Massimo Di Cataldo 30 anni di carriera, gli esordi

“Quale punto considero come inizio ufficiale della mia storia musicale? Forse non tutti sanno che nel 1993 partecipai al Festival di Castrocaro con la canzone “Io sto sbroccando per te“. C’era Claudio Cecchetto come presentatore che, come tanta gente del nord, non conosceva il significato di quel termine molto romano. Diciamo che ho contribuito a sdoganarlo a livello nazionale in un premio che allora era davvero importante, tanto che ti dava accesso al Festival di Sanremo.”

Massimo Di Cataldo 30 anni di carriera, di cosa parla

“Intanto c’è un’esperienza diversa adesso rispetto a 30 anni fa, sono molto felice di aver raggiunto questa cifra tonda, un traguardo importante. Una carriera di un artista è sempre una sinusoide, vi sono alti e bassi, ma quando ci si crede sempre in ciò che si fa e io ci ho creduto sin da ragazzo, la cosa più bella è poter continuare a cantare per il pubblico e la gente.”

Sul dualismo con Gianluca Grignani

“In quel periodo, nel pieno degli anni novanta, gli addetti ai lavori crearono il dualismo tra me e Gianluca Grignani. Eravamo entrambi usciti dal Sanremo di Baudo del 95 ed avevamo stili molto diversi. Ci giocavamo sopra un po’ come in Inghilterra facevano i Blur e gli Oasis ma in realtà eravamo amici. Ci siamo incrociati mille volte su mille palchi e non abbiamo mai avuto screzi di nessun tipo. Un po’ come con Stefano Zarfati, che alcuni mettevano a paragone con me. Mi stava simpatico, lo trovavo bravo e ci siamo mangiati diverse pizze insieme.”

Sul segreto dell’eterna giovinezza

“Vuoi sapere se l’avvenenza ha aiutato il progetto musicale? Forse sì ma io sono così, questa è la mia faccia e mi sembra tutto naturale. C’è poi chi scherza sul fatto che sembro sempre uguale. Secondo te il segreto è che sono un vampiro che beve di nascosto il sangue di Grignani? Ah ah potrebbe essere ma non lo svelerò alla giungla.”

Sulla scelta di produrre altri

“L’ho fatto e penso che lo rifarò ma non è facile. Ho una mia etichetta, la Dica, con cui cerco nuovi talenti ma i ragazzi spesso mordono il freno. Hanno fretta di andare in tv, di andare a Sanremo, di scalare le classifiche. Forse essere prodotti da un artista che qualcosa nella musica ha fatto genera l’equivoco che tutto sia dovuto ma ogni storia è a sé. Comunque se volete mandarmi materiale, io lo valuto e magari torno qua nella giungla a presentarlo.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Massimo Di Cataldo:

https://www.radiocusanocampus.it/it/massimo-di-cataldo-30-anni-di-carriera

Ecco la copertina del nuovo album:

Massimo Di Cataldo 30 anni di carriera