E’ arrivata la condanna definitiva di 5 anni per Chiara Silvestri, la ragazza che il 20 ottobre 2022 investì con la sua auto il 19enne Luca Valdiserri sulla Colombo, a Roma. La condanna supera la richiesta del pm Erminio Amelio, il quale aveva chiesto 4 anni e 6 mesi per omicidio stradale.

L’incidente sulla Colombo lo scorso ottobre

Chiara Silvestri è stata condannata per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebrezza, in cui era rimasto vittima Luca Valdiserri. Il ragazzo stava camminando con un amico su un marciapiede lungo la via Cristoforo Colombo ed è rimasto travolto dall’auto guidata dalla ragazza, che era in compagnia del suo fidanzato.

Dopo le analisi del caso, alla ragazza fu contestata una velocità maggiore di quella posta come limiti (80 chilometri orari contro i 50 consentiti) e un tasso alcolemico tre volte maggiore a quello lecito. Inoltre, le analisi misero in luce come la ragazza avesse fatto uso di cannabinoidi.

Il processo con rito abbreviato era stato chiesto dalla stessa ragazza, dettasi sempre addolorata dell’incidente e della morte di Valdiserri:

Avevo bevuto, ma la cannabis l’ho fumata due giorni prima. Non ricordo il momento dello schianto, non stavo guardando il cellulare, ma i due ragazzi non li ho proprio visti.

La condanna a 5 anni e le parole del findanzato

Il gup Valerio Savio al termine del processo ha deciso quindi per una condanna di 5 anni. Il fidanzato che viaggiava con lei sulla macchina si è sempre scusato con la famiglia Valdiserri per la morte di loro figlio, aggiungendo riguardo l’incidente:

Sono ancora molto provato, mi sono reso conto di non poter far niente purtroppo, Chiara non si è distratta, è stato un problema di guida, io non ho visto il contachilometri ho capito all’ultimo quanto stava per accadere poi ho aperto lo sportello.

La morte di Valdiserri, i cui funerali furono seguiti da molte persone, può essere un esempio di come l’inasprimento delle pene del Codice della Strada possa risultare inutile se non c’è attenzione da parte di chi guida.