Continua la trafila giudiziaria che ha investito Alberto Di Rubba, dallo scorso aprile nominato nuovo amministratore federale della Lega e sostituto del tesoriere Giulio Centemero, che aveva lasciato libero il suo ruolo ad inizio 2023 per via di una condanna a otto mesi con l’accusa di finanziamento illecito. Ora, il posto da tesoriere del Carroccio tornerà vacante, di nuovo a causa di uno scandalo giudiziario: Di Rubba aveva già ottenuto una condanna a 5 anni per turbativa d’asta e peculato, a cui recentemente si è aggiunta quella a 2 anni e 10 mesi per reati fiscali vari, bancarotta e, di nuovo, per peculato.
La sentenza è arrivata per mano della Gip Natalia Imarisio a seguito dell’indagine del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi, scaturita dalle stesse premesse che avevano condotto alla prima condanna per Di Rubba.
Alberto Di Rubba condannato a 2 anni e 10 mesi, Andrea Manzoni rinviato a giudizio
Il nuovo filone di indagini sulla gestione della società Lombardia Film Commission aveva raggiunto il suo epilogo nel marzo del 2022, dopo aver coinvolto nove persone, nomi importanti del mondo della politica e dell’imprenditoria. Tra questi, oltre ad Alberto Di Rubba, figura anche Andrea Manzoni, ex revisore contabile della Lega alla Camera (come anche fu Di Rubba).
Manzoni ha preferito essere giudicato attraverso rito ordinario, ottenendo un rinvio a giudizio. Ora, l’esponente del Carroccio dovrà aspettare il processo che prenderà il via con l’udienza del 23 novembre prossimo, insieme ad altri 4 imputati (Pierino Maffeis, Elio e Alessandro Foiadelli e Gabriele Nicoli).
Da Lombardia Film Commission ad Areapergolesi: ecco gli illeciti commessi da Di Rubbia
Prendendo le mosse della compravendita dell’immobile scelto come nuova sede della Lombardia Film Commission, le nuove indagini si erano presto allargate ad interessare anche altre attività di Alberto Di Rubbia. In particolare, gli inquirenti si erano concentrati sulla società Areapergolesi, la cui gestione è costata a Di Rubbia e all’amministratore Giuseppe Digrandi l’accusa di peculato.
Manzoni invece risulta coinvolto nel caso di bancarotta relativo al fallimento della società New Quin, avvenuto nel 2021. Insieme all’ex revisore contabile di Matteo Salvini, è stato accusato anche il presunto prestanome nella vicenda della Lombardia Film Commission, Luca Sostegni, e un altro imputato, Luca Lanfranchi, per cui è da poco giunta la condanna a due anni.
Ma partiamo dall’inizio: secondo quanto ricostruito dalle indagini, la compravendita dell’immobile scelto per diventare la nuova sede della Lombardia Film Commission aveva condotto a un drenaggio di 800mila euro tratti illegalmente dai fondi regionali. La scoperta di questo giro di mazzette aveva portato alle condanne in primo grado per Manzoni (4 anni e 4 mesi) e Di Rubbia (5 anni). Ora, i due imputati attendono il processo d’appello di ottobre, mentre nuovi capi d’accusa si aggiungono alle loro già compromesse fedine penali.