Placebo contro Giorgia Meloni dal palco di Stupinigi: il concerto della band britannica sta facendo parlare più per le dichiarazioni del suo leader, che per l’esibizione vera e propria. Ma cos’è successo esattamente? Durante il concerto d’apertura del loro tour italiano al Sonic Park a Stupinigi, i Placebo, la rinomata band inglese con un seguito globale, hanno attirato l’attenzione per un motivo diverso dalla loro musica. Il leader della band, Brian Molko, ha scatenato una tempesta di polemiche con una serie di commenti non proprio affettuosi nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anzi, sono letteralmente volati degli insulti, che hanno scatenato inevitabili reazioni e polemiche.

Placebo contro Meloni: gli insulti di Brian Molko alla premier, cos’ha detto

Il concerto al Sonic Park di Stupinigi segnava l’inizio del tour italiano dei Placebo. Molko, dopo aver esortato il pubblico a godersi il concerto senza la distrazione dei cellulari, ha iniziato il suo monologo polemico rivolto a Giorgia Meloni.

La vostra Giorgia Meloni razzista, fascista, nazista”, ha detto Molko dal palco, concludendo il suo discorso con ulteriori volgarità (“Pezzo di m* e Vaffa*, in particolare). Queste dichiarazioni cariche di emotività non sono state sparate a caso, ovviamente, ma hanno seguito un discorso di Molko in cui il leader della band ha difeso i diritti delle persone non binarie e transgender, un tema che tiene particolarmente a cuore.

Molko non è il primo artista a usare il palco di un festival musicale come piattaforma per esprimere le proprie opinioni politiche. In passato, ci sono stati diversi casi in cui i musicisti hanno utilizzato i loro concerti come opportunità per criticare o prendere di mira figure politiche. Tuttavia, l’episodio con Brian Molko è particolarmente significativo per la sua natura esplicita e la sua attenzione su una figura politica in carica, rappresentante di un governo e di una certa parte politica che su questo tema entra spesso nell’occhio del ciclone.

Placebo contro Meloni: le possibili conseguenze per Brian Molko

Le parole di Molko hanno suscitato un’indagine da parte delle autorità locali. L’offesa a un rappresentante del governo, infatti, è considerata un reato in Italia. Dopo aver ascoltato le dichiarazioni del cantante dei Placebo, i membri delle forze dell’ordine presenti al concerto hanno segnalato l’incidente alla prefettura, che ora deve decidere come procedere. Le parole di Molko potrebbero costituire un reato di vilipendio, che si applica a coloro che offendono o dimostrano disprezzo per la Repubblica, le Assemblee legislative, il Governo o la Corte Costituzionale o l’ordine giudiziario in modo pubblico. Se ritenuto colpevole, Molko potrebbe essere soggetto a una multa che può variare da mille a cinquemila euro.

Le reazioni

Nonostante il possibile reato, il concerto si è svolto senza ulteriori intoppi, con la presenza di circa cinquemila spettatori. Tuttavia, le forze dell’ordine non hanno potuto ignorare le possibili implicazioni legali delle dichiarazioni di Molko e hanno riferito l’incidente alla procura.

Augusta Montaruli, deputato di Fratelli d’Italia, ha commentato l’incidente con una nota di condanna, sottolineando la necessità di mantenere il rispetto delle istituzioni in occasione di eventi di portata internazionale. Inoltre, ha anche richiesto alla sinistra di prendere una posizione chiara contro l’accaduto. Queste le sue dichiarazioni in una nota:

Gli insulti nei confronti del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, proferiti dal palco dello Stupinigi Sonic Park, sono un fatto inaudito su cui non abbiamo sentito la condanna da parte della sinistra, che tra l’altro governa il comune di Nichelino. Ringraziamo le forze dell’ordine per aver segnalato il fatto alla Procura. Denigrare e insultare non è una forma d’arte, ma semplicemente qualcosa di squallido. Non si può consentire che un evento di portata internazionale che attira così tante persone, venga rovinato da parole-spazzatura che, nel silenzio generale, hanno il fine di attaccare le istituzioni della Repubblica. La sinistra si schieri per condannare l’episodio, altrimenti sarà tra i fan dei fomentatori di odio.

Continua il tour dei Placebo in Italia

Intanto continua il tour dei Placebo in Italia: queste le prossime date e città dove si esibirà la band britannica.

  • Mercoledì 13 luglio: Lucca;
  • Giovedì 14 luglio: Imola;
  • Sabato 16 luglio: Matera;
  • Lunedì 18 luglio: Piazzola sul Brenta;
  • Martedì 1 agosto: Sassari.

Il precedente al Festival di Sanremo

Non è la prima volta che i Placebo accendono le polemiche nel nostro Paese: celebre fu la loro apparizione al Festival di Sanremo 2001, condotto da Raffaella Carrà con Megan Gale, Massimo Ceccherini ed Enrico Papi. Tra gli ospiti internazionali spiccava anche Eminem, ma furono proprio i Placebo ad attirare l’attenzione: il momento più memorabile fu quando Molko, al termine di un set abbastanza normale, distrusse la sua chitarra Stratocaster contro l’amplificatore, lasciando il pubblico sbigottito. L’azione fu poi seguita da gesti provocatori rivolti alla platea, scatenando reazioni miste. Alla fine, Molko lasciò il palco tra i fischi e i cori di disapprovazione del pubblico.