Ciufoli difende Insegno e lo fa in modo diretto e coraggioso. D’altronde i due hanno alle spalle decenni di lavoro insieme nel progetto comico La Premiata Ditta ma anche un’amicizia rafforzata da una stima reciproca. Dopo le molte voci di corridoio sul doppiatore che sarebbe dovuto andare addirittura a sostituire Amadeus alla conduzione del Festival di Sanremo, sono stati finalmente presentati i palinsesti Rai e si è scoperto il ruolo reale che avrà nella programmazione autunnale del piccolo schermo. Si occuperà de “Il Mercante in Fiera” e de “L’Eredità”. Le ragioni per cui sarà là sono piuttosto controverse. Molti parlano di agganci politici con la Premier Giorgia Meloni ma il collega non ci si sta e risponde alle accuse dicendo la sua. Ecco il suo intervento.

Ciufoli difende Insegno, le parole

Il Roberto nazionale non ci sta e a chi accusa l’ex marito di Roberta Lanfranchi di essere raccomandato risponde così:

“Leggo della sorpresa, per me incomprensibile, che segue all’assegnazione di una trasmissione televisiva a Pino come se prima di oggi avesse fatto il domatore di cavallette. Addirittura qualche simpatico smemorato ironizza su di un suo passato risibile ed evanescente. Ecco, non voglio difendere Pino, sa farlo bene da solo, voglio ricordare che La Premiata Ditta di cui abbiamo fatto parte insieme ad altre due straordinarie attrici, Francesca Draghetti e Tiziana Foschi (anche loro famiglia), ha attraversato per più di venti anni consecutivi gli schermi della televisione italiana entrando di buon diritto a far parte della sua storia. Pino è un professionista di successo, come Tiziana e Francesca, nessuno di noi è stato scoperto da nessun governo, facciamo con soddisfazione il nostro mestiere da più di quaranta anni. Se ignorate questo, è meglio che scriviate di cavallette. Pare sia il futuro. Io e Pino siamo fratelli. Siamo diversi e tanto: segno zodiacale, fede calcistica, posizione politica, uno al contrario dell’altro, è per questo credo che ci vogliamo bene da cinquanta anni.” 

Un bersaglio politico quindi che Ciufoli non vuole vedere sotto il tiro a segno dei grandi esclusi. Infatti, proprio intervistato dal quotidiano Libero, l’artista torna a spiegare il proprio punto di vista sul compagno di viaggio: 

“Mi indispettisce il fatto che sia diventato un bersaglio politico. Insegno è un professionista da quarant’anni, le nostre platee sono piene anche dopo 42 anni pure se lavoriamo individualmente.”

La difesa

Non solo Ciufoli in difesa di Insegno. A schierarsi con lui ovviamente anche i suoi tanti affezionati fan. Come doppiatore, d’altronde, è diventato un pezzo grosso grazie a talento e dedizione e i più attenti sanno che da anni cura progetti paralleli forse meno visibili dei programmi televisivi che sta per condurre ma comunque di qualità. I frequentatori di podcast ne sanno qualcosa come qualcosa ne sanno anche i tanti giovani attori che, nel tempo, si sono formati con i suoi diversi corsi. La verità è che in Rai c’è stata una rinfrescata. Vedremo il risultato ma la cosa è lecita.

La Premiata Ditta chi era

Questo quartetto comico fu creato da Pino Insegno, Roberto Ciufoli, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti nel 1986 e divenne celebre grazie all’attività in televisione. Negli anni successivi sarà Giancarlo Magalli a farli partecipare alle sue trasmissioni televisive “Pronto, è la Rai?”, “Domani sposi” e “Ciao Weekend”. L’ensemble teatrale partecipa anche alla realizzazione del film “L’assassino è quello con le scarpe gialle” scrivendo il soggetto e la sceneggiatura dove compaiono i tratti fondamentali del loro stile che sono:

  • l’esasperazione dei personaggi
  • la ripetizione quasi ossessiva di schemi collaudati

Il grande successo della Premiata Ditta arriva all’inizio degli anni 2000 anche grazie alla collaborazione con Maurizio Costanzo.