Il comunicato n. 2535 del 6 luglio 2023 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha dato informazioni sulla procedura d’iscrizione d’ufficio per coloro che hanno diritto ad assicurarsi presso la gestione separata Inps, ma non si sono ancora iscritti. Un nuovo messaggio, diffuso il giorno successivo, ha fornito chiarimenti in merito ad alcuni aspetti legati sempre alla mancata iscrizione alla gestione separata, nonché informazioni utili a distinguere le e-mail dell’Inps da quelle truffaldine (phishing), e spiegando le varie iscrizioni in base al profilo di lavoratore e tipo di attività.
Gestione separata Inps: cos’è e a che serve
La gestione separata Inps è un sistema previdenziale introdotto nel 1995 (legge 8 agosto 1995 n. 335) per offrire copertura a diverse categorie di lavoratori privi di cassa di previdenza specifica. Queste categorie includono i lavoratori parasubordinati e gli esercenti arti e professioni senza casse di previdenza specifiche.
Le figure professionali obbligate all’iscrizione includono quindi i professionisti senza cassa previdenza, i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, e i lavoratori autonomi occasionali che superano un reddito annuo di 5000 euro.
La nuova procedura di iscrizione automatica
Nell’ambito di un piano di riorganizzazione delle strutture informatiche dell’Inps, l’Istituto sta incoraggiando i lavoratori parasubordinati e i professionisti senza cassa a iscriversi alla gestione separata. In caso di mancata iscrizione, l’Inps ha reso noto che procederà all’iscrizione d’ufficio.
Il messaggio dell’Inps, inviato via email ai diretti interessati, invita i contribuenti a inviare la loro domanda di iscrizione attraverso il sito dell’Istituto di previdenza. Se un contribuente ignora l’avviso, non ci saranno sanzioni, ma l’iscrizione d’ufficio potrebbe creare una discrepanza con l’effettivo inizio dell’attività, influenzando il calcolo dell’anzianità contributiva.
Infatti, questo è quanto si legge nel messaggio:
[Nella comunicazione informativa] viene specificato che non è presente la domanda di iscrizione alla Gestione separata e che, nel caso in cui il contribuente non proceda alla regolarizzazione, l’Istituto provvederà a valorizzare il dato della data di iscrizione con “la prima data di inizio attività indicata dal primo versamento utile o dal primo anno di dichiarazione dei redditi” per i liberi professionisti e “la prima data di inizio attività indicata dal committente tramite i flussi di denuncia dei compensi erogati” per i parasubordinati.
Gestione separata Inps: istruzioni per l’iscrizione
Per iscriversi alla gestione separata, i contribuenti possono quindi collegarsi direttamente al sito dell’Inps e accedere alla loro area personale. Una volta effettuato l’accesso, il contribuente potrà cercare nella sezione Pensione e previdenza i servizi di iscrizione, in base alla propria attività professionale.
Per facilitare la ricerca, i contribuenti possono semplicemente digitare “iscrizione gestione separata” nella barra di ricerca. Una volta selezionato il servizio corrispondente, i contribuenti potranno compilare e inviare la domanda di iscrizione inserendo pochi dati richiesti.
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Cosa succede in caso di mancata iscrizione?
Se un contribuente non si iscrive alla gestione separata, come detto, l’Inps registrerà automaticamente la data di inizio attività più vecchia presente nelle denunce Uniemens per i lavoratori subordinati o la data più vecchia inserita nel modello F24 del versamento effettuato dai liberi professionisti.
Il messaggio dell’Inps chiarisce anche che un lavoratore che ha contributi presso la gestione separata come parasubordinato o come lavoratore autonomo professionista, deve effettuare l’iscrizione per entrambe le categorie. Questo permetterà un corretto accreditamento dei contributi in relazione alle diverse date di inizio attività.
Ulteriori chiarimenti e FAQ
Nel messaggio n.2535 del 7 luglio, l’Inps ha fornito ulteriori istruzioni e risposte alle domande più frequenti relative alla mancata iscrizione al sistema. Tra le questioni trattate figurano questi aspetti chiave, tra gli altri:
- come distinguere le email dell’Inps dal phishing;
- le conseguenze della mancata iscrizione;
- le collaborazioni al di sotto della soglia di 5000 euro annui;
- l’attività come dipendenti pubblici;
- l’iscrizione distinta per le sezioni lavoratore autonomo o parasubordinato.